La Camargue, mix tra natura e belle cittadine

La Camargue è una regione del Sud della Francia e una delle più affascinanti. Qui la storia si mescola alla tradizione e la bellezza selvaggia del suo territorio si sposa con le tradizioni di una cultura millenaria che affianca la soavità della Francia al calore e alla vivacità spagnola.

I fenicotteri stanziali

Organizzare un tour in Camargue può essere facilissimo, ma anche estremamente difficile per via delle tante attrazioni e delle innumerevoli mete da non perdere di questa regione così straordinariamente varia. Per girare la Camargue il mezzo ideale è l’automobile che permette di spostarsi a piacimento e fermarsi in tutti i luoghi che attirano la curiosità del viaggiatore. tuttavia, la regione ci offre anche un sacco di strade e sentieri da percorrere a piedi o in bicicletta.

Cavalli al pascolo

L’alta Camargue, la parte più popolata della regione, è senza dubbio l’area che molti apprezzeranno di più per via della possibilità di visitare la città di Arles. E’ un luogo ricco di storia che affonda le sue radici nell’epoca del glorioso impero romano e a riprova di ciò è ancora possibile ammirare i resti di imponenti monumenti antichi come il teatro antico, le terme di Costantino, numerosi templi e obelischi.

Le Saline

Il sud  offre l’opportunità di visitare Saintes Maries de la Mer, la città che, secondo un’antica leggenda, vide sbarcare le tre Marie ovvero Maria Maddalena, Maria Salomè e Maria Jacobè, dalla Palestina. Tuttavia, la figura più emblematica e curiosa è di sicuro quella di Sara, che dalla Chiesa è considerata secondaria, mentre ha un ruolo di tutto rilievo per gli zingari, tanto da venire considerata a tutti gli effetti la Patrona dei Gitani di tutto il mondo. La sua festa ricorre il 24 maggio, celebrata con una processione per le strade e per le spiagge, comunemente conosciuta come Le Pèlerinage des Gitans, ovvero il pellegrinaggio degli zingari. Migliaia di devoti si recano nella chiesa dove sono conservati i suoi resti e da lì inizia la vera e propria festa. Per due giorni di fila, questo paesino si risveglia tra canti e balli, ma l’evento più importante è la corsa dei butteri fino all’arena, che sancisce l’inizio della stagione delle corride incruente (i tori in Camargue non vengono uccisi, ma premiati) chiamate courses camarguaises, assieme ai tipici giochi provenzali a cavallo.

I famosi tori della Camargue

A poca distanza troviamo il villaggio di Aigues Mortes, ex quartier generale dei cavalieri templari e da dove partì la crociata del XIII secolo. Sempre in questa porzione di Camargue, si possono ammirare le saline e i campi sconfinati dove corrono splendidi cavalli bianchi e tori e dove si annidano i fenicotteri rosa. Le saline, da cui si estrae il famoso sale della Camargue, si estendono dalle spiagge della costa mediterranea fino alla città di Saintes Maries de la Mer. Noi le abbiamo viste appena fuori da Aigues Mortes.

Lungo il delta del Piccolo Rodano

Rimanendo al sud si può proseguire alla volta del passato francese visitando borghi medievali sospesi nel tempo. Insomma la Camargue regale meraviglie paesaggistiche e naturalistiche…Un luogo tutto da scoprire. La stagione consigliata è la primavera perché, in estate, la temperatura è altissima e le risaie allagate e gli stagni un paradiso per le zanzare. Noi ci siamo stati durante queste ultime vacanze pasquali, ma ci torneremo sicuramente.

By https://sarainviaggio.altervista.org/

2 commenti su “La Camargue, mix tra natura e belle cittadine

  1. Ciao compaesana! Anche io di Genova…bellissimo il tuo racconto!
    Io in Camargue ci vado spesso, lo metto nei preferiti!

I Commenti sono chiusi.