Itinerari di Viaggio: in Algeria tra archeologia e deserto

Per finire il 2023 ed iniziare il 2024 in bellezza, abbiamo optato per l’Algeria, una Nazione africana molto europeizzata dalla dominazione francese, terminata nel 1962, ma, al tempo stesso, molto sahariana per il suo spettacolare deserto che occupa la maggior parte del Paese.

Ecco in breve il nostro itinerario.

PRIMO GIORNO

Volo per Algeri da Malpensa, arrivo nella Capitale e disbrigo delle formalità.

SECONDO GIORNO

Visitiamo la Capitale, la sua “Kasba”, edificata tra 1516 e 1830 sulle rovine dell’antica Icosium, il lungomare, il Museo Archeologico e Notre Dame d’Afrique, la basilica costruita dai francesi che domina dall’alto la baia di Algeri in posizione estremamene panoramica.

TERZO GIORNO

Partenza lungo la costa algerina, a ovest della capitale. Lungo la strada si fa una sosta presso la cosiddetta “Tomba della Cristiana”, un singolare edificio circolare posto in posizione panoramica sul litorale algerino, probabilmente il mausoleo di Giuba II e sua moglie Cleopatra Selene.

Si raggiunge la località di Cherchell che fu  parte integrante dell’impero marittimo fenico nel IV sec. A. C. e divenne parte della Numidia sotto il regno di Giugurta, che morì nel 104 a.C. Con l’arrivo dei romani venne ribattezzata Caesarea, in onore dell’imperatore romano. 

Nel centro della città si trova l’interessante Museo che contiene alcuni delle sculture greche e romane più belle del Nord Africa.

Ci si sposta poi verso est e si raggiunge Tipasa, dove si visiterà il sito archeologico che si affaccia proprio sul Mediterraneo. Anche Tipasa fu fondata dai Fenici. L’imperatore Claudio la trasformò in colonia militare, dopodiché divenne un municipium. L’antica città romana venne costruita su tre colline che dominavano il mare. Restano le rovine di 3 chiese, due cimiteri, le terme, un teatro, un anfiteatro ed un ninfeo. Nel 1982 Tipasa venne inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.

QUARTO GIORNO

Si parte nuovamente da Algeri per Djemila, “la bella” (in arabo), la città romana meglio conservata del Nord Africa, Patrimonio UNESCO, situata su uno sperone roccioso alla confluenza di due uadi ai piedi di una montagna di 1400 m. Fondata alla fine del I sec. come colonia per veterani romani, è uno dei più bei siti d’epoca romana, in uno scenario splendido. Nel tardo pomeriggio si prosegue per Constantine.

QUINTO GIORNO

Si parte da Costantine per Lambaesis dove visitiamo l’antica fortezza legionaria della provincia romana d’Africa proconsolare, posizionata in Numidia a nord dei monti dell’Aurès, di fronte alle tribù berbere. Si raggiunge poi Timgad, l’antica colonia romana di Thamugadi, fondata dall’imperatore Traiano nell’anno 100 con manodopera militare. Anche Timgad è entrata a far parte dell’elenco del Patrimonio dell’umanità UNESCO.

SESTO GIORNO

In mattinata trasferimento a Tiddis, sito non lontano dalla città posto in una posizione spettacolare. L’insolito scenario e il colore rosso del terreno la rendono diversa dagli altri siti archeologici romani dell’ Africa settentrionale: attraverso un paesaggio collinare affascinante, andiamo alla scoperta di questa piccola città romana.

Al termine della visita si ritorna a Constantine per la visita della città e del suo Museo Archeologico. Definita da A.Dumas nido d’aquila, per la kasba costruita su uno sperone roccioso, e con i suoi ponti che attraversano la profonda gola dell’oued Rhumel, offre scenari magnifici.

In serata trasferimento in aeroporto per il volo su Djanet.

SETTIMO GIORNO

In mattinata, dopo la visita di un piccolo museo a Djanet, si parte per la zona di Terarat dove, su di un roccione isolato, si può ammirare una delle più belle opere rupestri preistoriche: “la vacca che piange” incisione rupestre di grande impatto, con uno stile che può essere considerato molto attuale, nonostante risalga al periodo neolitico sahariano.

Successivamente ci dirigiamo verso l’erg Admer, un mare di dune che si estende per oltre cento chilometri di lunghezza. Qui cammineremo per raggiungere un bel punto panoramico da dove assisteremo al tramonto per poi fare ritorno a Djanet. 

OTTAVO GIORNO

Partenza verso nord alla scoperta di un nuovo gioiello naturale, proprio alla base del Tassili: l’oued Essendilene che si inoltra per molti chilometri nell’altopiano tra alte pareti di roccia.

Lasciata la jeep, si prosegue con una piacevolissima passeggiata (circa 2 ore tra andata e ritorno) in una stretta gola caratterizzata da una ricca vegetazione, oleandri in fiore, tamerici, palme, acacie, per raggiungere la Guelta di Essendilene: un piccolo bacino d’acqua incastonata tra vertiginose pareti di roccia; un luogo davvero suggestivo.

NONO GIORNO

Oggi ammiriamo:

  • la zona del Timras, una selva di guglie di arenaria che formano un labirinto di roccia, rifugi naturali di archi e formazioni rocciose che rendono il paesaggio surreale;
  • gli incredibili paesaggi di Tikabaouine: dune di sabbia rossa, guglie di roccia cotte dal sole, l’arco di Tikabaouine, una tomba solare preistorica e magnifici corridoi di sabbia delimitati da pareti rocciose. La zona è la parte più varia ed affascinante del Sahara.

Anche oggi si fa ritorno a Djanet dopo il tramonto.

DECIMO GIORNO

Lasciata l’oasi di Djanet in nottata, prendiamo prima un volo per Algeri e in mattinata quello che Algeri ci riporta a Malpensa.

QUALCHE IMPORTANTE CONSIGLIO:

Viaggio di notevole interesse culturale-archeologico, ma anche paesaggistico e umano. Necessario un forte spirito d’adattamento per possibili ritardi o cambiamenti dei voli aerei (molto frequenti). Per l’itinerario nel Nord a volte le autorità prevedono che i turisti stranieri siano scortati da un’auto della polizia. Naturalmente quando si superano i confini di una provincia, si lascia una scorta per quella della nuova zona e a volte ciò comporta un po’ di attesa. E’ necessario avere un po’ di pazienza. Per quanto riguarda il visto, si ottiene già in Italia, al momento della prenotazione del viaggio, ma è necessario fare per tempo la richiesta, in quanto occorre un bel po’ di documentazione. Vi metto qui il link da consultare per questa necessaria incombenza: https://www.vistonline.it/visti/algeria/

Infine, ci tengo a suggerirvi di non lasciarvi intimorire dalla burocrazia o spazientirvi in loco, ma godetevi il viaggio perché, anche in questo caso, ne varrà proprio la pena.

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