Itinerari di Viaggio: un insolito Madagascar

Non troverete Nosy Be in questo nostro itinerario e magari neppure alcune consuete mete che già avete sentito nominare più frequentemente di queste che toccheremo.

Abbiamo optato per qualcosa di alternativo ed avventuroso, senza esagerare e, soprattutto, senza tralasciare gli aspetti più interessanti e particolari del Madagascar.

Ma vediamo nei dettagli…

PRIMO GIORNO

Volo per Antananarivo, capitale malgascia.

SECONDO GIORNO

Arrivo nella capitale e, dopo le consuete formalità doganali, si spera di avere un po’ di tempo per visitarla.

TERZO GIORNO

Dopo colazione, si procede verso il sud lungo la strada che, mantenendosi sui 1.400 metri di altitudine, attraversa la zona dell’altopiano centrale dell’Ankaratra, la più popolosa del Madagascar, abitata prevalentemente dal popolo dei Merina. Si continua fino ad Antsirabe, famoso centro di lavorazione di minerali e pietre semi-preziose. Si va poi avanti, verso occidente, lungo una strada che percorre le regioni del Madagascar Centrale, densamente coltivate e popolate dai Vakinankaratra, e poi continua attraverso vaste colline spoglie e savane. Nel tardo pomeriggio si arriva a Miandrivazo, un piccolo paese che costituisce il punto d’incontro tra le popolazioni di origine asiatica che abitano la zona centrale del paese e quelle africane e arabe che popolano prevalentemente la zona costiera.  

Altopiano centrale dell’Ankaratra

QUARTO E QUINTO GIORNO

Di prima mattina si prosegue lungo una lenta pista fino a Masikampy da dove iniziamo la discesa in barca lungo lo Tsiribihina. I 72 chilometri che si percorreranno, attraverso un paesaggio splendido, ci porteranno a contatto con le due straordinarie gole del fiume, alcune foreste dove vivono anche dei lemuri, i banchi di sabbia ove si campeggerà la notte, i piccoli villaggi di pescatori, i grandi “manguiers” e i magnifici baobab. Due giornate di navigazione dal ritmo tranquillo, scandite da incontri fortuiti con coccodrilli che si riscaldano al sole, colorati martin pescatori che volano tra i giunchi, curiosi lemuri che ci studiano dall’alto, branchi di zebù venuti a dissetarsi, abitanti di piccoli villaggi. Il pernottamento sarà in piccole tende ad igloo (già utilizzate da noi in Mauritania).

SESTO GIORNO

Dopo pranzo si sbarca e si prosegue in fuoristrada lungo la pista che porta a Morondava, lungo la famosa avenue du baobab, un viale fiancheggiato dagli imponenti alberi di Adansonia grandidieri. In serata arrivo a Morondava, una tranquilla cittadina sul mare dalle strade sabbiose e dalle abitazioni decadenti. 

SETTIMO GIORNO

Dopo una breve visita della cittadina, si parte per Belo Sur Mer, situato sulla costa, un piccolo villaggio di pescatori dell’etnia Vezo, che venerano il mare e lo proteggono da chi lo vuole offendere. Il villaggio di Belo è noto anche per l’abilità degli artigiani nella fabbricazione dei “botry”, le tipiche imbarcazioni locali a bilanciere, interamente in legno e di solito coloratissime, che solcano il canale di Mozambico oggi come nei secoli passati. Inoltre, la sua baia ospita una delle più vaste distese di mangrovie del Paese.

Belo sur Mer

OTTAVO GIORNO

Si prosegue verso sud lungo una pista che attraversa fitte boscaglie e foreste tropicali, dove si possono osservare imponenti baobab e dove non è difficile incontrare lemuri, gechi endemici, camaleonti. Pranzo in ristorante lungo la strada e continuazione verso l’ampio delta del fiume Mangoky. Dopo aver attraversato il fiume su una chiatta a motore ci si dirige nuovamente lungo la costa, ammirando ancora altre specie di baobab, fino a Morombe, centro principale dell’etnia Vezo.

NONO GIORNO

Proseguiamo il viaggio muovendoci lungo la costa, dove villaggi di pescatori si alternano ad un ecosistema unico che vede susseguirsi tra gli altri baobab, euforbie e mangrovie fino a raggiungere, ad Andavadaoka, una delle spiagge più belle di questa parte di costa protetta dalla grande barriera corallina del Madagascar.

DECIMO GIORNO

Finalmente ci godiamo una mattinata dedicata di relax sulla splendida spiaggia corallina con puccetta nel mare cristallino, mentre ammiriamo il passaggio dei pescatori. Dopo il pranzo in hotel, si continua il viaggio verso sud, lungo una pista che si snoda tra bush selvaggio e foresta secca per ritornare poi sulla costa.

UNDICESIMO GIORNO

Giornata a disposizione da dedicare al relax sulla spiaggia di sabbia bianca, ai bagni in un mare trasparente e turchese ricco di pesci multicolore nella Laguna di Ambatomilo o alle esplorazioni nell’interno.

Laguna di Ambatomilo

DODICESIMO GIORNO

Di buon mattino, si parte per Toliary per inoltrarsi negli altopiani centrali. La strada asfaltata piano piano sale di quota e attraversa dapprima la piccola foresta tropicale di Zombitse che coi suoi 36.000 ettari protegge una grande varietà di flora e di fauna (famosa soprattutto per il bird-watching) e poi i villaggi dei cercatori di zaffiri nei pressi di Ilakaka, vere e proprie “cittadine di frontiera”. Lungo il percorso avremo la possibilità di ammirare, purtroppo solo dalla strada (tempo fa molte sono state profanate e quindi ora sono vietate ai visitatori), alcune tombe della tribù Mahafaly, grandi costruzioni quadrangolari in pietra decorate con motivi colorati. Nel tardo pomeriggio giungeremo nella splendida regione del Massiccio dell’Isalo.

TRADICESIMO GIORNO

Dedichiamo l’intera giornata alla scoperta del Parco Nazionale dell’Isalo, creato nel 1962. Caratterizzato da una bellezza selvaggia e conosciuto più per i paesaggi che per la fauna, con un po’ di fortuna, si possono osservare alcune specie interessanti quali: il lemure catta, il lemure bruno, il sifaka di Verreaux, il tordo pettirosso di Benson e almeno altri 40 tipi di uccelli. La visita del parco avviene prevalentemente con escursioni a piedi della durata di alcune ore.

QUATTORDICESIMO GIORNO

Di prima mattina, continuiamo attraverso panorami sempre più spettacolari verso nord-est ed effettuiamo una breve escursione a piedi fino alla piccola foresta di Anja dove, di solito, è possibile avvistare i lemuri catta. Dopo pranzo proseguiamo fino a raggiungere Ambalavao dove si visita il laboratorio per la produzione artigianale della seta e della famosa carta di Antemoro, ottenuta dalla corteccia di un arbusto (avoha). Si prosegue poi per Fianarantsoa.

QUINDICESIMO GIORNO

Visitiamo la città alta con le sue viuzze acciottolate e costellate dalle guglie delle tante chiese che regalano un’atmosfera tranquilla e bei panorami, poi proseguiamo per Ambositra, la capitale dell’artigianato in legno del Paese. Nel tardo pomeriggio, si arriverà a Antsirabe.

Lemure nel Parco Nazionale dell’Isalo

SEDICESIMO GIORNO

In mattinata si parte per tornare ad Antananarivo, proseguendo sull’altopiano tra campagne, risaie, villaggi, mercati. La strada asfaltata si snoda tra il rosso della terra e il verde della vegetazione. Si potranno osservare gli abitanti intenti nel lavoro dei campi, affaccendati tra i mercati ambulanti, miti e sereni. Si arriva in tempo utile per il trasferimento in aeroporto per il volo di rientro a Malpensa.

DICIASETTESIMO GIORNO

Arrivo a Malpensa.

Speriamo, come sempre, di esservi stati di ispirazione per un viaggio in Madagascar, non una semplice isola, ma un piccolo continente accanto alla grande Africa.

Vi faremo sapere, attraverso qualche reportage, le nostre impressioni e se il viaggio è stato all’altezza delle nostre aspettative (non culinarie, non extralusso, ma da ciò che davvero ci aspettiamo dal Madagascar: etnie, flora, fauna e paesaggi unici!).

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