Passeggiando in Central Park

Central Park è il più grande parco nel distretto di Manhattan, a New York. Da quando lo vidi, per la prima volta, nel 2001, ne rimasi affascinata: un’immensa oasi verde in mezzo a tanto grigio! Ad oggi, quando posso, ci faccio sempre più che volentieri quattro passi.

Central Park è uno dei parchi cittadini più conosciuti del mondo, grazie anche alle sue comparse in numerosi film e telefilm ed è chiamato il “polmone verde” di New York.

Si trova nella Uptown, proprio al centro tra i due quartieri residenziali, l’Upper West Side e l’Upper East Side, i quali prendono il nome dalla loro posizione rispetto al parco.

Il parco non faceva parte del piano regolatore del 1811, comunque, tra il 1821 ed il 1855, New York quasi quadruplicò la sua popolazione e a causa di ciò, i newyorkesi si ritrovarono a disporre di pochi spazi aperti, per distrarsi dalla rumorosa e caotica vita di città.

Nel 1853 la città designò così un’area di 700 acri (2.8 km²), dalla 59ª alla 106ª strada per la creazione di un parco, per un costo complessivo di oltre 5 milioni di dollari.

Nel 1857 il comune mise a gara il progetto architettonico e vinsero Frederick Law Olmsted e Calvert Vaux e alcuni anni dopo nel 1863 vennero acquisiti altri 58 ettari.

Oggi si estende su 843 acri. ll parco ospita diverse attrazioni: i visitatori potranno rimanere affascinati dagli splendidi laghi, dai bellissimi prati verdi e dai ponti mozzafiato.

Anche se il parco  sembra naturale, è in gran parte opera dell’uomo, infatti il terreno preesistente presentava cave, avvallamenti, paludi e baracche abusive e tutto questo contribuì molto a scoraggiare il sindaco di allora, Alexander Josephyn; tuttavia Vaux si fece avanti affermando che bonificare tutta l’estensione del parco era possibile.

Le più importanti innovazioni nel progetto per Central Park furono le vie di circolazione separate per pedoni, cavalli e altri veicoli. Infatti le vie dedicate al traffico furono poste ad un livello ribassato rispetto al parco e semi nascoste, in modo da non distruggere lo scenario naturalistico creato.

Il piano prevedeva inoltre la costruzione di ben 36 ponti, tutti disegnati da Vaux: da quelli fatti in materiale grezzo come l’ardesia o in granito, a quelli neo gotici in ferro, ma comunque tutti diversi.

Al suo interno attualmente si trovano diversi laghi artificiali (il più esteso dei quali è il Jacqueline Kennedy Onassis Reservoir), ampi sentieri, due piste da pattinaggio sempre artificiali, parchi giochi per bambini, prati utilizzati per numerosi sport e addirittura un anfiteatro all’aperto, il Delacorte Theater, fondato nel 1962, che può contenere fino a 1872 spettatori.

Il parco è anche un’oasi per gli uccelli migratori ed è quindi popolare fra i birdwatcher e famoso  in quanto ospita il traguardo della nota Maratona di New York, compresi diversi eventi cittadini, concerti e spettacoli, ma anche matrimoni.

Per concludere, posso dirvi che, una volta giunti a New York, è d’obbligo una passeggiata rilassante tra il verde di questo stupendo parco: Strawberry Fields, Sheep Meadow, Conservatory Garden, Shakespeare Garden e Turtle Pond, sono alcune delle cosiddette “Quiet Zone”.

Nel parco ci sono due ristoranti: il Loeb Boathouse e Le Pain Quotidien. Il Loeb Boathouse, giace in un’insenatura del lago The Lake. Offre pasti con una splendida vista sul parco, ed è possibile anche noleggiare una barca a remi e biciclette. Per maggiori informazioni consultate qui il sito ufficiale http://www.thecentralparkboathouse.com/. Il ristorante si trova a pochi passi dall’entrata del parco sulla 72th Street e Fifth Avenue. Nei pressi di Centri Park potete trovare il Metropolitan Museum, il Museo Guggenheim ed il Museo di Storia Naturale.

A questo punto che altro aggiungere… Semplicemente il consiglio di perdervi, per ore e senza meta, dentro Central Park. Lo amerete davvero!