Panorami Mozzafiato: Uno sguardo dall’alto del Grand Canyon

Il Grand Canyon è un’immensa gola creata dal fiume Colorado nell’Arizona settentrionale ed è considerata una delle meraviglie naturali più belle e famose del mondo. È lungo 446 chilometri circa, profondo fino a 1.857 metri e con una larghezza variabile dai 500 metri fino ai 29 chilometri.

Il primo europeo ad avvistare il Grand Canyon fu lo spagnolo García López de Cárdenas, che nel 1540 partì dal Nuovo Messico alla ricerca del misterioso fiume di cui parlavano gli indiani Hopi. La prima spedizione scientifica verso il canyon, guidata dal maggiore statunitense John Wesley Powell, avvenne invece alla fine degli anni ’70 del XIX secolo. Comunque, molto prima di queste scoperte, l’area era già abitata dai nativi americani che costruirono i loro insediamenti tra le pareti del canyon.

Il Grand Canyon, che in realtà è un esteso sistema di canyon collegati, non è il più grande, né il più profondo canyon del mondo, ma è considerato prezioso per la combinazione di grandezza, profondità ed esposizione delle stratificazioni colorate di rocce che risalgono al periodo Precambriano. Tuttavia, riguardo la sua origine, ancora oggi, tra gli studiosi ci sono opinioni molto controverse.

Molto probabilmente venne creato dal sollevamento tettonico dell’Altopiano del Colorado e dall’erosione da parte del fiume Colorado e dei suoi affluenti, secondo un processo risalente a circa 65 milioni di anni fa. L’elevazione della regione provocò anche un aumento delle precipitazioni atmosferiche in tutto il bacino idrografico del fiume Colorado, ma non abbastanza da salvare l’intera area dal diventare semi-arida. Infatti, le frane e altri smottamenti causarono poi uno sprofondamento del letto stesso del fiume e la conseguente deviazione del suo corso, che contribuirono ad aumentare la profondità e la larghezza del canyon, nonché proprio l’aridità generale dell’ambiente.

Per la maggior parte il canyon è inoltre incluso all’interno del parco nazionale del Grand Canyon, uno dei primi parchi nazionali degli Stati Uniti d’America, istituito il 26 febbraio 1919. Il parco, che si estende per 4927 km², nel 1979 è stato inoltre inserito nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

La maggior parte dei visitatori arriva nel parco attraverso i bordi sud e nord del Grand Canyon, utilizzando le strade statali 64 e 67 dell’Arizona. A parte queste zone più trafficate, il resto del territorio è estremamente selvaggio e remoto, sebbene molti luoghi siano accessibili tramite sentieri e mulattiere. I due bordi del canyon, sono inoltre collegati per mezzo di ponti, il più frequentato dei quali è il Navajo Bridge, costituito per l’esattezza da due ponti ad arco in acciaio, sospesi sul fiume Colorado, nei pressi della località Lee’s Ferry, nel nord dell’Arizona.

Non lontano dall’ingresso sud del parco, vicino ad uno dei punti panoramici più popolari, si trova invece il Grand Canyon Village, interamente dedicato all’ospitare i turisti che visitano il canyon.

Infine la Grand Canyon Association, che è il partner ufficiale senza scopo di lucro del National Park Service, ha come obiettivo quello di raccogliere fondi privati ​​a beneficio del parco, grazie alla gestione di negozi al dettaglio e di centri visitatori presenti all’interno dello stesso. Si occupa inoltre di offrire alcune opportunità educative che hanno come tema la storia naturale e culturale di questo angolo degli Stati Uniti.

Per aiutarvi meglio a programmare la vostra visita vi allego il link del Trip Planner (“piano di viaggio”) in lingua italiana https://www.nps.gov/grca/learn/news/upload/grca_italian.pdf

L’offerta in termini di alloggio è ampia ed è possibile alloggiare anche all’interno del parco. Bisogna in ogni caso tenere conto che certe strutture sono operative solo a partire da maggio, e in ogni caso è bene prenotare con molto anticipo vista la poca disponibilità a fronte della grandissima richiesta. Sono disponibili alcuni alloggi anche sul fondo del canyon per coloro che decidono di scendere: anche in questo caso è necessario prenotare con largo anticipo.

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