Metti uno scalo…a Copenaghen

Durante le vacanze di Natale 2015/2016, siamo andati in Islanda e, sia all’andata che al ritorno, ci siamo fermati a visitare Copenaghen. Abbiamo pernottato presso il favoloso Hotel Admiral, ospitato in un deposito del XVIII secolo ristrutturato, questo hotel sul mare, in stile rustico-chic, dista 7 minuti a piedi dal quartiere dei divertimenti Nyhavn e 5 minuti a piedi dal complesso del Palazzo Reale di Amalienborg.

Copenaghen - Dentro lo Store della Lego
Copenaghen – Dentro lo Store della Lego

I due lati del canale del canale di Nyhavn sono spesso considerati come il bar all’aperto più lungo e affollato della Scandinavia. Non bastano i ristoranti, i negozi e le caffetterie a contenere la folla che ogni giorno si dà appuntamento nella zona più caratteristica di Copenaghen. Eppure, ciò nonostante l’area continua a rimanere tranquilla e popolare come poche. Oggi lo chiamano ‘water-front’, all’inglese, una parola emergente nel vocabolario italiano, e forse l’antico porto della capitale danese non ha parola più appropriata per descrivere lo spirito odierno di questo luogo. Un luogo che si fa spazio in una città sempre più cosmopolita: anche durante i mesi più freddi i danesi amano sedersi all’aperto con una birra in mano e una coperta nelle gambe, che troviamo già pronte in ogni sedia del bar o del ristorante. Un trend che vediamo sempre più spesso in tanti altri locali del nord Europa. Nyhavn significa però Porto Nuovo, dalla parola Ny (nuovo) e havn (porto), e si sviluppò a partire dal 1671 come porta comunicante tra la città vecchia ed il mare. In quel periodo dal canale si poteva facilmente raggiungere il centro della Kongens Nytorv (la piazza dei re), il luogo dove le imbarcazioni scaricavano il pescato giornaliero. Spedizioni e attività commerciali poterono così svilupparsi tanto da arricchire la classe dei mercanti, i quali incominciarono ben presto la costruzione delle case che si ammirano oggi. Sin da allora, questo canale artificiale è stato il centro della vita pulsante di Copenaghen: pub e atmosfere ‘allegre e generose’ hanno alimentato il carattere della zona, vivacizzando la vita di marinai e lavoratori portuali. Le pittoresche case colorate che abbelliscono il lungo canale, sono rinomate anche per aver dato dimora ad ospiti eccellenti: tra tutti, Hans Christian Andersen, che trasferitosi dalla città di Odense al numero civico 20 della Nyhavn, tra il 1834 ed il 1838, scrisse proprio qui le sue prime favole.

Copenaghen (Nyhavn) - Il Canale
Copenaghen (Nyhavn) – Il Canale

I danesi amano distinguere i due lati del canale in ‘lato soleggiato’ e lato ombreggiato’. Tra i palazzi della parte in ombra, si apprezzano quelli Settecento, costruiti in maniera piuttosto sontuosa, mentre nel lato opposto, nella parte soleggiata, le case vennero invece costruite in legno, mattoni e gesso e abitate dai residenti più poveri. Sono questi ultimi oggi a rappresentare la parte più colorata e pittoresca di Nyhavn. Verso la metà degli anni ’70 dello scorso secolo si decise per la riqualificazione e Nyhavn venne trasformata in area pedonale affiancata da una parte da locali alla moda, dall’altra da vecchie navi in legno pronte a ricreare l’atmosfera dei tempi passati, tenendo vivo il legame tra la città ed il mare.

Ma a Copenaghen c’è anche molto altro da vedere. Ecco che cosa abbiamo visto e vi suggeriamo di ammirare se non avete troppo tempo a disposizione.

Piccola, quasi solitaria se non fosse per la moltitudine di turisti intenti a fotografarla, la famosa statua simbolo delle favole di Hans Christian Andersen è il simbolo più noto di Copenaghen, una delle maggiori attrazioni della Danimarca. Elegante e bella, la ‘Lille Havfrue’ guarda al mare con intensa malinconia, ma allo stesso modo sembra vegliare sulle sorti della città sin da giorno della sua costruzione: fu realizzata dallo scultore Edvard Eriksen per Carl Jacobsen (della birreria Calsberg) e quindi offerta alla città ed esposta al pubblico nel 1913 nell’attuale sede.

Copenaghen - La Sirenetta in Bronzo
Copenaghen – La Sirenetta in Bronzo

La si ammira seduta su una roccia, lungo la passeggiata che costeggia il mare, con lo sguardo che vaga lontano e che sembra essere pieno di domande, ma anche nostalgie e rimpianti. La statua di bronzo sembra quasi assumere sembianze umane, tanto è estraniata dal via vai di flash e chiacchierii che la circondano. Una visita alla città non può ritenersi completa senza una visita alla Sirenetta, per raggiungerla basta prendere i bus n. 1, 6 oppure 9, o un breve tragitto a piedi lungo la Larsens Pl. dal Palazzo di Amalienbrg, un po’ più a sud. Alle spalle della piccola statua è situata un’altra maggiore attrazione della città: la Cittadella di Kastellet.

Il Palazzo di Amalienborg, residenza invernale dei reali di Danimarca, rappresenta un interessante lavoro di architettura rococò, forse il più importante del paese. Fanno parte del complesso quattro palazzi originariamente sede della nobiltà danese e quindi dal 1797 dimora della famiglia reale. La grande piazza, con al centro la statua equestre del re Federico V di Danimarca, è circondata da quattro palazzo quasi identici, che portano i nomi dei re danesi: Cristiano VII (1750), Cristiano VIII, Cristiano IX e Federico VIII. Da una parte, oltre i giardini di Amaliehaven (anche noti per le sculture dell’italiano Arnaldo Pomodoro) troviamo lo stesso waterfront che rivolge verso il mare; dall’altra, lungo la Frederiksgade, si intravede il cupolone della ben nota Marmerkirken, la Chiesa di Marmo. Non si manchi di assistere al cambio della guardia della regina (tutti i giorni a mezzogiorno).

Copenaghen - La Carrozza Reale in uscita
Copenaghen – La Carrozza Reale in uscita

Situato nell’isolotto urbano di Slotholmen, già sede nel XII secolo del palazzo di Christiansborg. L’edificio del Parlamento danese (Folketing) e il complesso di strutture che lo circondano vengono spesso riferite come l’isola del potere. L’attuale palazzo è il terzo in ordine di successione, il primo fu quello del 1167 (castello di Absalon), venne costruite nei primi anni venti dello scorso secolo e presenta differenti stili architettonici, tra cui uno splendido Neo-Barocco opera dell’architetto danese Thorvald Jørgensen. Durante la costruzione di quest’ultima fase furono rinvenuti diversi elementi strutturale appartenuti al primo castello, antichi di quasi un millennio, oggi visitabili nella sezione sotterranea dello stello complesso. Il palazzo attualmente ospita le sale di ricevimento Reale, la Biblioteca della Regina, le sale del Consiglio, la Cappella, gli uffici del Parlamento, della Corte Suprema e del Primo Ministro.

Altro simbolo eccellente di Copenaghen, il castello di Rosenborg è arrivato intatto ai giorni nostri dal 1663, pur perdendo una parte dei fossati originari. Lo si apprezza con la sua caratteristica architettura rinascimentale, in mattoni rossi, diventando da padiglione estivo di Cristiano IV a vera e propria residenza reale. Dopo aver superato guerre ed incendi, il palazzo delle rose (così tradotto) è ancora oggi uno degli edifici reali più apprezzati d’Europa e romantico come pochi (il nome gli deriva dallo stemma araldico di Kirsten Munk, seconda moglie del re, che raffigurava tre rose). Al suo interno sono ospitati i tesori della famiglia reale danese. Si consiglia di non perdere la visita alle camere interne, in particolare la sala 21 (sede dell’incoronazione), alla splendida corona reale di Cristiano IV, alle numerose reliquie raccolte dal Settecento in poi e ai tre leoni d’argento che fanno da guardia al trono.

Copenaghen - Il Castello di Rosenborg
Copenaghen – Il Castello di Rosenborg

La bella chiesa in stile Barocco del quartiere di Christianshavn è soprattutto famosa per la sua guglia a spirale, delle scale esterne che hanno caratterizzato la costruzione sin dalla sua creazione. Una leggenda narra che l’architetto che costruì la scala (Lauridz de Thurah) fece un errore: era semplicemente al contrario. Una volta realizzato quello che aveva fatto, si buttò dalla cima dello strano campanile. La struttura venne costruita nel 1639, ma la presente (opera di Lambert van Haven) è del 1682. Al suo interno è presente uno dei più grandi carillon del nord Europa.

Strøget è la più nota strada pedonale della città e con numerosi negozi, è indicata come l’aerea dello shopping più lunga d’Europa. Ospita le grandi firme locali e del retailing internazionale, accompagnati da un’enorme folla di giovani, residenti e turisti e anche da una gran numero di musicisti da strada. Non mancano ristoranti e caffetterie e anche importanti monumenti urbani, come il Municipio Rådhuspladsen. La via è lunga quasi due chilometri ed è circondata da diversi palazzi antichi, un tempo in possesso dell’aristocrazia o della ricca borghesia cittadina. Ad un’estremità e l’altra si trovano altri punti di importante raccordo urbano, le due piazze di Gammeltorv e Nytorv. Non perdetevi lo store della Lego! Tutto da visitare e da vivere. Sembra di tornare bambini!

Copenaghen - Strøget, la via dello shopping
Copenaghen – Strøget, la via dello shopping

Durante i nostri giri cittadini, sotto un cielo azzurro meraviglioso, ma con un vento terribilmente gelido, decidiamo di fermarci dentro bar, pasticcerie, localini carini, per scaldarci un po’ con bevande calde e buon cibo. Tenete presente che la cucina tipica di Copenhagen rispecchia la vera tradizione danese ricca di fantasia e calorie. Troviamo per esempio le classiche Rulleål, la frittata dell’Isola Fionia, il kålpølse, oppure le famose e conosciute in tutto il mondo ‘Smørrebrød’, ricche tartine servite per il pranzo con il pane di segale e il burro, nella forma più semplice, oppure con formaggio, uova, gamberetti e altro ancora, la vera specialità nazionale danese. Se si va più di un giorno a Copenhagen senza mangiare smørrebrød probabilmente si sta facendo qualcosa di sbagliato. I panini aperti sono la prima scelta per il pranzo in Danimarca con le due varianti più popolari quali il kartoffelmad , con patate, e hønsesalat, con insalata di pollo. I pasti caldi sono tradizionalmente preparati a base di carne, come le frikadeller (polpette di carne) e medisterpølse, una specialità alimentare scandinava composta da una spessa, piccante salsiccia fatta di macinata di maiale farcito con intestini di maiale. Oppure ci sempre altre pietanze di carne e di pesce più consistenti come flæskesteg (arrosto di maiale) o il kogt torsk (merluzzo in camicia) con salsa di senape.

La cucina danese è sempre stata ispirata da pratiche straniere e continentali per l’uso delle spezie tropicali come cannella, cardamomo, noce moscata e pepe nero, pratica che può essere fatta risalire alla cucina danese del Medioevo e forse anche a quella dei Vichinghi . Tra i formaggi, famosi in tutto il mondo, ricordiamo il Maribo, un tipo di emmenthal, il Danablu, tipo gorgonzola e l’Havarti, che viene in genere spalmato sulle tartine. Tra i dolci troviamo il Krasenhage (una torta sfoglia con la frutta), la Bondepige Med Slør, con la crema di mele e pezzi di cioccolato, il natalizio Helling Tre Konger Kage, un dolce di frutta candita con regalo a sorpresa, il Kleiner un dolce al limone e fritto, i Pebbernøder, biscotti aromatizzati con cannella e zenzero.

La giornata tipica del danese comincia con un’abbondante colazione tipicamente nordica: pancetta, salumi, pane e burro. Il pranzo è solitamente un pasto molto veloce, da consumare spesso fuori casa, mentre di grande importanza è la cena, intorno alle 19, costituita soprattutto da carne e pesce (salmone, aringa ecc.) con contorno di patate al cartoccio ripiene di una salsa a base di aglio. Il tutto accompagnato da vino rosso o da bicchieri di ottime birre nazionali come Carlsberg o Tuborg, senza dimenticare che la Danimarca è conosciuta anche per la sua akvavit /acquavite) e i suoi amari.

Il tipico dolce di Natale danese è una sorta di piccola pagnotta alla cannella, noci e ciliegie, mentre la bevanda per eccellenza, oltre la birra, è il vin brulè glogg, servito caldo sopra un misto di mele, mandorle e uvetta.

Copenaghen - Una tipica pasticceria danese
Copenaghen – Una tipica pasticceria danese

Ma come arrivare a Copenaghen? Ecco le varie opzioni…

L’Aeroporto di Copenhagen Kastrup si trova a 8 km da Copenhagen. Per informazioni sugli orari dell’aeroporto visitare la pagina Orari arrivi e partenze Aeroporto di Copenhagen. Principalmente l’aeroporto è situato tra i municipi di Tårnby e Dragør, ed è uno dei principali aeroporti del nord Europa ed è stato dichiarato dalla Forbes uno dei migliori 10 aeroporti al Journeys of inspiration Check out our Tempting Offers Tempting offers 24 Google + 1 5 26 mondo. Copenhagen ha anche un altro aeroporto minore chiamato Roskilde, della città omonima. In alternativa, Copenhagen è ben servita anche dall’aeroporto di Sturup in Malmö, Svezia a soli 40 minuti via autobus dal centro di Malmö, da dove si può poi prendere il treno che in soli 30 minuti porta alla stazione centrale di Copenhagen o l’autobus diretto linea numero 879 che impiega circa 50 minuti per raggiungere Copenhagen .

Collegamenti da/per l’aeroporto:

Via auto: l’aeroporto è collegato con la strada statale E20 e le uscite 15, 16, e 17. Un ampio parcheggio è a disposizione con ben 8.600 posti.

Via autobus: i collegamenti sono garantiti dagli autobus della HUR linee numero 12, 30, 36, la linea espressa 250S (con frequenza di 10 minuti) dalle 05:30 alle 23:00; viaggio di 30 minuti; biglietto 25.50 corone (3-3.5 EUR) e il Greyhound numero 999. La linea 888, express-bus arriva a Jutland, mentre la kinea HUR 2A si ferma vicino all’aeroporto.

Via treno: la stazione ferroviaria aeroportuale si trova al di sotto del terminal 3 ed è servita dal treno intercity come da quelli regionali e dal Kystbanen che arriva oltre che a Copenhagen anche nel resto della Danimarca e della Svezia.

Via Metro: il sistema metropolitano di Copenhagen comprende due linee e 22 stazioni, comprese quelle del tratto di collegamento all’aeroporto di Copenhagen Kastrup (il percorso tra l’aeroporto e il centro della città ha la durata di solo 15 minuti). Le due linee sono la M1 (di colore verde) che si estende da Vanløse a Vestamager per un percorso di circa 14 km e la M2 (di colore giallo) che si estende da Vanløse sino a Lufthavnen e aeroporto di Copenhagen per un percorso di circa 19 km.

Attenzione: la metro si paga con la carta di credito alle apposite macchinette/biglietteria .

Via Taxi: i taxi li trovate all’uscita dei terminal; durata della corsa 20 minuti; costo per il centro 140-180 corone (circa 15 euro). Københavns Taxa, tel. 35 35 35 35 e Taxa Motor tel. 38 10 10 10.

Un ultimo, prezioso consiglio. Se optate per una visita a Copenaghen, prenotane i voli con largo anticipo e, possibilmente, fuori dalle festività natalizie, quando le compagnie aeree (specialmente la SAS) e gli hotel applicano tariffe che, spesso, sono esattamente il doppio che in altro periodo. Purtroppo noi non avendo avuto altra possibilità, ci siamo dovuti adattare, ma, quando tornerò, mi ricorderò di non commettere la stessa ingenuità.

Buon viaggio!

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