Jamaica, l’Isola di Bob Marley

La Jamaica, regina del Mar dei Caraibi, ormai si attesta come una delle mete più richieste dai viaggiatori di tutto il mondo. Gioiello delle Grandi Antille, già Cristoforo Colombo quando vi mise piede nel 1494 la definì come un’isola leggiadra e meravigliosa.

Dal massiccio cristallino delle Blue Mountains alla sabbia delle spiagge incantate delle coste di Ocho Rios, visitare la Jamaica non può che regalare emozioni esaltanti.

Il colore incredibile del mare giamaicano

La Jamaica, il cui nome significa “terra di legno e di acqua”, è composta da diverse etnie di cui la principale è quella di discendenza africana, dalla quale sono scaturiti il movimento ‘Rasta’.

Il calore del sole è temperato dalla leggera brezza di mare che i giamaicani chiamano “Doctor Breeze”.

Rigogliosa la vegetazione: in Jamaica sono stati classificati più di tremila tipi diversi di piante e fiori (non parliamo di quell’erba coltivata per cui ahimè, questa terra, è famosa) e, ovviamente, troverete, soprattutto nei mercati, tanta buonissima e freschissima frutta. Mangiate l’ackee, il frutto tipico giamaicano: ingrediente di piatti tradizionali e diffuso in tutta l’isola, ha l’aspetto di una pera che a maturità diventa arancione e cresce sui sempreverdi alberi omonimi. All’interno contiene 3 semi neri, avvolti da una polpa spugnosa e biancastra. Questa parte del frutto, molto nutriente e gustosa, spesso viene mangiata accompagnata da pesce.

Presso un mercato della frutta

Generoso anche il mare, da ammirare con maschera e pinne per scoprire innumerevoli varietà di corallo e conchiglie, ed incontrare i multicolori pesci tropicali che riempiono la sua barriera corallina.

La vacanza in Jamaica ha il ritmo ‘easy’ delle canzoni reggae, i profumi ed i sapori della cucina internazionale e di quella creola, appetitosa e ricca di spezie, l’allegria del rum o della crema di rum, l’aroma inebriante del caffè e dei sigari. Si orna di bracciali in ambra, oggetti in legno decorato, caratteristici cappelli di paglia, artigianato in corallo nero, fantasiose magliette e tipici quadri naif.

Montego Bay è il naturale arrivo in Jamaica provenendo sia dall’Europa che dagli Stati Uniti.Posta lungo la costa Nord, è sede dell’aeroporto intercontinentale e città ricca di vita locale. I numerosi negozi, ristoranti e club, i campi da golf in lussuosi resort e le leggendarie grandi case coloniali, le bellezze naturali e l’architettura costruita dall’uomo fanno di Montego Bay una delle destinazioni più amate, circondata da spiagge di sabbia bianca con grand hotel, alberghi all-inclusive, piccole deliziose locande, ma anche ville e appartamenti.

Le Dunn’s River Falls

Ristoranti per soddisfare qualsiasi gusto, di carattere sia locale che internazionale, e luoghi di incontro per godere in pieno della vita locale sia diurna che serale fanno di Montego Bay la città con forti caratteristiche giamaicane e con molte commistioni provenienti sia dai vicini Stati Uniti che dalla più lontana Europa.

Rinomato per la sua bellezza e varietà di attività, Montego Bay è il luogo dove storia e leggenda s’intrecciano per offrire le attrazioni più interessanti. Ottima location per gli amanti del golf, la visita alle case delle piantagioni dei coloni inglesi e per chi vuole rilassarsi a bordo di una zattera di bambù lungo il Great River e il Martha Brae.

Negril, invece, è famosa per la sua spiaggia bianca lunga più di dieci chilometri ed il suo mare cristallino. La sua atmosfera informale ed i suoi locali caratteristici ne fanno una destinazione giovane e attraente. Tutta la vita gravita intorno alla sua ampia spiaggia: il giorno sono di scena i riflessi brillanti delle acque dei Caraibi, al tramonto dai locali più trendy della spiaggia o sulla scogliera gli occhi immortalano il sole che si immerge nel mare, infine la sera si anima di concerti reggae a cui assistere ballando flessuosi coi piedi nella sabbia.

La Bamboo Avenue

Ma non fatevi ipnotizzare dal sole, ricordate che la perla più lucente della Jamaica è la sua natura tropicale, verdissima ed incontaminata, che nasconde le sue famosissime cascate, ed i luoghi cari a Bob Marley ed alla cultura “rasta”. Noi, comunque, abbiamo soggiornato qui e non ci siamo fatti mancare nulla.

Ecco cosa vi consiglio tra ciò che abbiamo visto. Oltre a Montego Bay e Negril con la sua spiaggia da sogno, cercate di non perdervi:

  1. La Bamboo Avenue: una galleria naturale formata dalle canne di bambù che crescono ai lati della strada. A dir poco suggestiva, un must (l’avete vista in una vecchia pubblicità della FIAT che, aveva come protagonista, la nazionale giamaicana di bob).
  2.  Le Dunn’s River falls: uno dei tesori della Jamaica, che ha bisogno di poche presentazioni: le escursioni su queste cascate nell’interno dell’isola sono una validissima alternativa alle giornate di mare.

    Gli alligatori del Black River
  3. Il Black River: per gli amanti della natura, molto interessante visitare questo fiume zeppo di mangrovie, ninfee e popolato da coccodrilli e delfini albini d’acqua dolce.
  4. Il Rick’s Cafè: famosissimo per i cocktail e gli spettacoli dei tuffatori jamaicani, offre la vista su un tramonto molto suggestivo.

Nonostante il suo personaggio celebre sia ancora oggi Bob Marley, non mi sento di consigliarvi  Kingston e il Bob Marley Museum, per via della ben nota pericolosità della capitale jamaicana (sempre tra le 10 città col tasso di mortalità per omicidio più alto del mondo) anche se, in teoria,il museo e la sua tomba di Bob Marley possano essere considerati da molti una tappa obbligatoria. Al pari di questa escursione, non vi consiglio (perché c’è sempre rischio di un blitz della polizia) i cosiddetti “green tour”, presso le piantagioni di coca, che vengono spesso organizzati e proposti ai turisti. Da evitare anche il cambio in nero e le contrattazioni troppo al ribasso, il topless e i giri in notturna, soprattutto da soli.

Il tramonto dal Rick’s Cafè

Insomma, la Jamaica è bella, affascinante, ma non va sottovalutata. Godetevela!

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