Itinerari Italiani e Tradizioni: abitare in un Trullo

Di recente sono stata ad Alberobello in Puglia.
Mio grande desiderio era visitare i trulli e, dopo averlo fatto, devo dire che mi piacerebbe proprio averne uno, quanto meno per passarci un po’ di vacanze tranquille e rilassanti, in un’atmosfera davvero d’altri tempi.
Ma, per chi non lo sapesse, vi spiegherò che cos’è un trullo.
Partirò dalla definizione che ne dà l’UNESCO in quanto definizione completa molto semplice e comprensibile a tutti.
I trulli, tipiche abitazioni in pietra calcarea di Alberobello nel sud della Puglia, sono esempi straordinari di edilizia in pietra a secco a lastre, una tecnica risalente all’epoca preistorica e tuttora utilizzata in questa regione.

Ma vediamo più in dettaglio.
I trulli sono delle tradizionali capanne in pietra a secco con il tetto composto da lastre incastonate a secco. I trulli generalmente servivano come ripari temporanei o come dimore permanenti dei piccoli proprietari terrieri o lavoratori agricoli.
Erano costruiti in pietra calcarea lavorata grossolanamente, estratta durante gli scavi per la realizzazione di cisterne sotterranee, pietre raccolte nella campagna e da affioramenti rocciosi circostanti.
Tali costruzioni hanno la caratteristica struttura rettangolare con tetto conico in pietre incastonate. I muri imbiancati sono edificati direttamente sulle fondamenta in pietra calcarea e realizzati con la
tecnica della muratura a secco, senza malta o cemento. Sui muri, a doppio rivestimento con nucleo incoerente, si apre una porta e piccole finestre.

Un focolare interno e delle alcove sono incassati nelle spesse mura. Anche i tetti sono a doppio strato: un rivestimento interno a volta in pietre di forma conica, culminante in chiave di volta, ed un cono esterno impermeabile costituito da lastre di pietra calcarea, notte come chianche o chiancarelle. I tetti delle costruzioni recano spesso iscrizioni in cenere bianca dal significato mitologico o religioso, e terminano con un pinnacolo decorativo che aveva lo scopo di scacciare le
influenze maligne o la sfortuna. L’acqua viene raccolta tramite gronde sporgenti dalla base del tetto, dalle quali poi fluisce attraverso un canaletto fino a una cisterna sotto l’abitazione.

Tra il 1909 e il 1936, alcune parti di Alberobello, e quindi dei suoi trulli, furono designate
come monumenti protetti del patrimonio culturale.

Il Trullo Sovrano

Ad oggi si può ben capire perché, in quanto, alcuni trulli, come ad esempio il Trullo Sovrano (visitabile a pagamento), ovvero il più grande di tutti, rappresentano una vera testimonianza storica di quando vi si viveva dentro.
Girovagando, ho scoperto che alcuni Trulli sono diventati veri e propri b&b oppure stanze di albergo o, ancora, piccoli appartamentini per ospitare i turisti che desiderano provare l’esperienza di dormire in un trullo.
La prossima volta che visiterò questa località non perderò occasione di pernottare anch’io in una di queste bellissime dimore.

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