Bolsena e il lago omonimo (cosa vedere e dove ammirare bene il Lago)

Altre nostre mete primaverili, dopo Orvieto, saranno Bolsena, il lago omonimo e Montefiascone. Come mai?

Intanto iniziamo col descrivervi i suddetti luoghi…

Bolsena sorge su un colle alle pendici dei Monti Volsini, in bella posizione panoramica sul versante nord-orientale dell’omonimo grande bacino vulcanico. Si tratta di un centro ancora fortemente legato all’agricoltura e soprattutto alla pesca.

Il borgo di Bolsena è oggi uno dei più suggestivi e pittoreschi del Lazio. Si distingue scenograficamente, sin da lontano, per l’aspetto compatto datogli dal color bruno – dal tono ora carminio ora rosato – della roccia tufacea, in cui si innesta spesso il grigio del peperino. Il centro storico, d’aspetto in parte medievale e in parte rinascimentale, ricco d’arte e mirabilmente conservatosi nei secoli, si presenta assai grazioso, con negozi, botteghe, ristoranti dall’aspetto caratteristico e con abitazioni spesso ornate con drappi, fiori e piante. Incantevole soprattutto la zona attorno alla rocca, con scure casette in pietra locale che danno perfettamente l’idea di un antico villaggio peschereccio, e sulle quali incombe da vicino la mole imponente del maniero. Un altro monumento di notevole importanza, non solo artistica ma anche religiosa, è poi la Collegiata di Santa Cristina. Questa sorge nella parte più bassa del paese e fu eretta nel XI secolo in stile romanico. Rimaneggiata alla fine del Quattrocento, fu aggiunta l’elegante facciata rinascimentale, opera dei maestri Buglioni. L’austero interno, a tre navate con colonne in parte di derivazione romana, conserva numerose opere d’arte.

Per ammirare il Lago di Bolsena in tutto il suo splendore, però, non ci fermeremo qui, ma ce ne andremo a Montefiascone!

Il borgo si trova nell’area dell’alta Tuscia ed è situato a circa 600 metri di altezza, risultando il comune più alto della provincia di Viterbo, da cui dista appena 15 km. Si erge al di sopra del Lago di Bolsena, regalando ai visitatori uno splendido panorama e venendo considerato per questo il belvedere della Tuscia. Anche molti pontefici rimasero affascinati dalla vista, infatti la città è stata molto frequentata dai papi ed è rimasta a lungo nel Patrimonio di San Pietro in Tuscia (una delle province dello Stato della Chiesa). La Rocca dei Papi, che domina il lago, garantiva ai papi non solo un bel panorama ma anche rifugio e protezione quando necessario.

La cittadina, oltre ad essere conosciuta come il belvedere più bello del lago, è anche famosa per il suo vino: Est Est Est.

Vi sembro ubriaca?  E invece no…Questo nome originale è legato ad una storia con tratti leggendari!

Nel 1111 Enrico V di Franconia, allora re Germania, si stava recando a Roma per ricevere da Pasquale II la corona di imperatore del Sacro Romano Impero. Al suo seguito si trovava anche il vescovo tedesco di Augusta. Appassionato del buon vino, il prelato aveva ordinato al servo Martino di precederlo lungo la strada, in modo da individuare le taverne con il vino migliore e segnarle con la scritta “est” (ossia: “c’è”, sottinteso, “il vino buono”). Così il servo si comportò, anticipando il suo signore sul percorso; arrivato nella cittadina di Montefiascone, trovò del vino talmente buono che ripeté per tre volte il segnale convenuto con l’aggiunta di sei punti esclamativi. Accanto alla porta dell’osteria, scrisse a grandi lettere: “Est! Est!! Est!!!”. Il vescovo apprezzò così tanto questo vino che rimase a Montefiascone per tre giorni, prima di riprendere il suo viaggio verso Roma.

Ecco l’indirizzo per assaggiarlo e acquistarlo http://www.cantinamontefiascone.it/

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