Itinerari di viaggio: le Oasi Tunisine, meraviglie tutte da scoprire

La Tunisia, affascinante incantatrice dei sensi. Si comincia a conoscere questa “magica terra dei colori”: il blu del mare di Djerba, il verde dei palmeti delle oasi, l’oro dei datteri e della moschea di Tozeur… Poi ci sono gli aromi del mercato di Gabes: pepe e zafferano che si mescolano a gelsomino e tè verde. E ancora la ruvida pietra dei ghorfa e la roccia scavata dal vento nei canyon di Mides. La musica ed i costumi dei villaggi berberi e le tradizioni di Douz, simbolo della cultura del Sahara…

I bellissimi e caratteristici ghorfa

Insomma non manca nulla per vivere a pieno le meraviglie che questa terra ci offre.

Noi siamo partiti da Djerba (dove torneremo a fine viaggio). Ci siamo diretti verso Medenine dove pensavo avrei incontrato qualche personaggio di “Guerre Stellari” come Luke Skywalker. Nel film viveva proprio in uno di questi ghorfa, ovvero i granai in pietra tipici di questo villaggio.

Il nostro itinerario prosegue verso Matmata, passando per il mercato delle spezie a Gabes.

La cucina di una casa nel tufo a Matmata

Qui scendiamo nel sottosuolo per visitare le case troglodite scavate nel tufo.Le persone continuano, ad oggi, a vivere qui perché, tutto sommato, la temperatura all’interno è gradevole tutto l’anno.

Incontrando altri scenari paesaggistici da sogno, arriviamo a Douz. Circondata da dune sabbiose, è conosciuta come la porta del Sahara ed è stata una tappa importante sulle vie carovaniere. A testimonianza di questo passato di snodo commerciale ogni settimana in città si tiene un mercato dove si vendono spezie, tappeti berberi e gioielli tuareg.

Una donna utilizza la macina

Douz è conosciuta a livello internazionale soprattutto per il suo Festival del Sahara che si tiene ogni anno a fine dicembre e richiama nomadi anche da Algeria, Libia ed Egitto.

I Beduini piantano le loro tende attorno alla città e durante i giorni del festival si organizzano matrimoni pubblici, manifestazioni musicali, competizioni sportive con cammelli e cavalli arabi, parate e poi si recitano poesie, antica tradizione nomade.

Il deserto intorno a Douz

Proseguendo verso Touzer, tra palmeti e frutteti della regione montagnosa di Jebel En Negueb si trovano le oasi montane di Chebika, Tamerza e Midès. In quest’area, tra antichi villaggi abbandonati, canyon, cascate, alberi da frutto ed henné, sono state girate alcune scene di “Star Wars” e del “Paziente inglese”.

A sud di Tozeur, prima delle dune del deserto si estende la distesa bianca di Chott El Jérid, lago salato lungo 250 km. Uno spettacolo unico, anche per i frequenti miraggi che produce.

Il canyon di Mides

Tozeur, è una città molto antica. Snodo commerciale utilizzato dai cartaginesi e poi dai romani, oggi è famosa per la sua enorme foresta di 200 mila palme da dattero e il bel quartiere medievale di Ouled elHadef, un insieme di vicoli e case color ocra con le pareti decorate da fregi in mattoni.

L’economia di Tozeur dipende dal turismo e dal commercio dei datteri. Per scoprire tutto sulle palme da dattero, sull’impollinazione delle piante, sulle varie tipologie di dattero e sul ruolo fondamentale dei palmeti nel deserto vale la pena di fare tappa a Eden Palm. Si tratta di un eco-museo inserito nel palmeto della città che si estende su un ettaro e mezzo.

Le cascate di Tamerza

Dopo aver approfondito il tema non resta che assaggiare i dolci a base di questo frutto al bar sulla terrazza o fare acquisti per parenti e amici alla boutique del centro.

Noi abbiamo concluso qui il nostro viaggio tra le oasi tunisine, prima di recarci in Libia e tornare poi a Djerba per rilassarci qualche giorno, ma questa è un’altra storia.

Del nostro viaggio in Libia trovate già un reportage, tutto da leggere, almeno, fin quando il Paese non tornerà (e noi speriamo torni) ad essere nuovamente visitabile.

Chott el Jerid

Alla prossima avventura!

By https://sarainviaggio.altervista.org

 

2 commenti su “Itinerari di viaggio: le Oasi Tunisine, meraviglie tutte da scoprire

  1. Ho fatto lo stesso giro (partendo dalla bellissima) Madhia, con una bimba di 4 anni a carico esaltatissima ed emozionatissima! Ne ho un ricordo meraviglioso. Tozeur è stata una vera e propria rivelazione e mi sono crollati tutti i pregiudizi sulla Tunisia, vista sempre come meta “facile” e poco allettante. E’ esploso un grande amore, contrastato purtroppo dal periodo storico, che da poche sicurezze agli amanti del deserto.

    1. Purtroppo… Per non parlare della Libia. Pensare che per quanto chiusa al turismo per via dell’embargo, a Tripoli mi avevano invitata ad entrare in una Moschea in cui stavano facendo scuola coranica. Mai avrei pensato una simile apertura mentale dai libici, all’epoca ancora sotto il regime del Colonnello.

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