Giocare a golf contro il Diavolo? Si può! Basta raggiungerlo nell’infernale Valle della Morte (USA)

Anche se non ha un nome accogliente, la Valle della Morte (Death Valley) è una meta molto popolare per chi si reca negli Stati Uniti. Noi, nell’estate del 2012, non ce la siamo fatta scappare, anzi, in verità, è stata lei a farci fuggire: poco prima di iniziare ad attraversarla completamente, è arrivata una tempesta di vento fortissimo, fulmini e chi più ne ha più ne metta. Siamo tornati precipitosamente indietro e l’abbiamo finalmente visitata, a partire dal mattino successivo. Mai più avremmo immaginato un luogo tanto bello!

Situata tra la California ed il Nevada, la Death Valley è famosa per essere il più caldo e arido luogo in tutto il Nord America. Nella sua parte centrale troviamo anche il punto più basso del Continente nordamericano. Estesa per circa 3.4 milioni di acri, la Valle della morte è in grado di offrire paesaggi straordinari grazie alla sua singolare geologia.

Scopriamo insieme qual è l’origine del suo nome, dove andare e cosa vedere in questo angolo suggestivo degli Stati Uniti d’America.

La strada verso l’inferno

L’origine del nome

Bisogna risalire ai tempi della corsa all’oro per capire le origini del nome.

Nell’inverno tra il 1849 ed il 1850 i cercatori di pepite cercarono di attraversarla, ma trovarono la morte nella disperata ricerca di cibo e di acqua. Nonostante questo tragico evento, la Valle della morte continuò ad attirare l’attenzione di molti cercatori e tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento furono scoperte diverse miniere d’oro e d’argento.

Il  nome Death Valley deriverebbe  da  una  frase  che venne pronunciata  da  uno dei tanti pionieri che di lì passarono nel corso della storia. Riuscito a sopravvivere all’attraversamento della suddetta valle esclamò: “Grazie a Dio siamo usciti da questa valle della morte”. In quel periodo infatti c’era la corsa  all’oro e parecchi cercatori che erano diretti nella California morirono per via delle condizioni avverse della Death Valley basti pensare che in estate la temperatura supera sempre  i 40° C e non essendoci ombra il sole è implacabile oltre che assassino.

In macchina scorgo le bianche dune

Nel febbraio del 1933, l’allora Presidente degli Stati Uniti d’America, dichiarò la Death Valley monumento nazionale. In quello stesso anno per far fronte alle difficoltà economiche della Grande Depressione, Franklin Delano Roosvelt fondò il Civilian Conservation Corps, un programma ad hoc con l’obiettivo di fornire lavoro ai disoccupati. Alcuni di essi furono inviati appositamente nella Valle della morte per costruire strade, pozzi, campeggi e linee telefoniche.

Nel 1994 la Death Valley viene nominata Parco Nazionale raggiungendo una maggiore popolarità come meta turistica.

Cosa non perdersi assolutamente 

Se avete poco tempo per visitare questo inferno magnifico, vi consiglio di non perdere assolutamente:

Zabriskie Point (lo trovate anche in un reportage sui panorami che hanno fatto da set cinematografici)

Formato da sedimenti generati dall’antico lago Furnace Creek che ora non esiste più e che prima occupava la Valle della morte, Zabriskie point offre ai visitatori uno scenario naturalistico irreale. I composti di fango salino e ghiaia insieme ai lapilli dei vulcani vicini hanno fomato nel tempo uno strato di lava più dura: l’orogenesi ha poi creato lo spettacolo che oggi accoglie i visitatori.

Zabriskie Point

Il luogo prende il nome da Christian Brevoort Zabriskie, direttore nella prima metà del Novecento della Pacific Coast Borax Company, una società di estrazione del borace, il minerale presente nell’area di Furnace Creek. A Zabriskie point il regista Michelangelo Antonioni ha dedicato l’omonimo film del 1970. Anche solo per rendere omaggio al cinema italiano, questo particolare punto della Death Valley è un must-seen.

Devil Golf Course
Una distesa di rocce e sale erose dal vento e dalle piogge nei millenni, il Devil Golf Course (“perché solo il diavolo potrebbe giocare a golf qui”). Un’altra view stupenda che vi introduce a quello che forse è il top del parco: Badwater!

Badwater Basin

Situato nell’area di Furnace Creek e a 86 metri sotto il livello del mare, è convenzionalmente indicato come il punto più basso del Nord America. Si tratta di un bacino dove l’acqua evapora formando poligoni di sale. È uno dei luoghi più caratteristici della Valle della Morte con questi blocchi di sale che creano particolari giochi cromatici nel riflettere le luci dell’alba e del tramonto. Gli appassionati di fotografia apprezzeranno di sicuro la magia del luogo. Questo è anche il punto più caldo del parco.

Artist’s Drive
Lungo una deviazione c’è questa fantastica strada (one way, prendetela dal verso giusto) ai cui margini potrete ammirare un paesaggio che sembra davvero pennellato da madre natura. Colori incredibili!

Passeggiando sul sale del Badwater Basin

Mesquite Flat Sand Dunes

Nell’area di Stovepipe Wells troviamo questo spettacolo straordinario di dune sabbiose circondate dalle montagne. Il momento migliore per visitare questa landa sconfinata di dune è l’alba oppure il tramonto quando la luce riesce a creare un bagliore dorato.

Consigli ai quali non rinunciare mai per la sicurezza vostra e miglior giovamento della visita:

Portare con voi sempre molta acqua almeno 4 litri a testa dovrete bere molto infatti per non incorrere in disidratazione e colpi di calore, evitate comunque le esplorazioni pomeridiane, ma usate sempre un cappello per coprirvi la testa dal sole. Quando partite in macchina per un giro nella valle ricordatevi sempre di controllare adeguatamente il livello dell’acqua nel radiatore e che il veicolo non abbia problemi di alcun tipo, non sarebbe bello restare a piedi in mezzo al deserto di roccia dell valle, bastano poche ore senza acqua e sotto al sole per uccidere una persona di media resistenza. Ricordatevi di fare riposare la macchina prima di salite impegnative, eviterete di fondere il motore per via della alte temperature ambientali, inoltre ogni tanto spegnete il clima per far riposare la pompa.

Artist’s Drive

Nella valle non esiste acqua potabile perciò non arrischiatevi di bere acqua che trovate dentro di essa e comunque non usatela per il radiatore otterreste solamente di farlo andare in blocco per l’elevata presenza di calcare e sali minerali, fate infine il pieno di benzina prima di partire perché nella valle ci sono tre stazioni di servizio ma il prezzo è molto più caro rispetto a quelle poste fuori dal parco.

Chiedete sempre prima di mettervi in viaggio riguardo la situazione delle strade interne alla Death Valley poiché nei mesi tra luglio e agosto è possibile imbattersi in forti acquazzoni che possono allagare le strade impedendovi la visita, oppure in forti tempeste improvvise come quella che ci ha sorpresi poco dopo esservi entrati. Ve lo assicuro… è stato spaventoso!!!

By https://sarainviaggio.altervista.org/