Facendo tappa a Bucarest…

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, visti i suoi non proprio lontani e tutta’altro che felici trascorsi, Bucarest, non vive nel passato: la capitale, vivace e dinamica, è l’ideale anche per chi voglia sperimentare un weekend all’insegna del divertimento. Non mancano infatti discoteche, club e locali esclusivi in cui trascorrere serate indimenticabili.

E se al mattino la stanchezza si fa sentire, niente di meglio del “Therme Bucarest” per rinvigorire corpo e spirito: il modernissimo centro termale è infatti uno dei più grandi in Europa, e coniuga tecnologia e tradizione a uno scenario avveniristico e mozzafiato.

Il Parlamento

Per me la città è stata davvero tutta una piacevole sorpresa e, notti insonni a parte, mi sono goduta un interessante viaggio attraverso le sue vie e la leggenda di Vlad Tepes.

ll nome Bucarest compare per la prima volta proprio in un suo editto, e la città custodisce tuttora il palazzo del feroce impalatore, la “Curtea Veche”. Ma Bucarest è molto più di questo.

A partire dai primi insediamenti, risalenti addirittura al Paleolitico, fino ai tempi moderni, attraversando l’incendio dei Turchi e la dittatura comunista, ogni epoca ha lasciato nella città una traccia indelebile.

Da visitare il Museo del villaggio,  che si trova all’interno del Parco Herastrau ed è un vero e proprio museo all’aperto, che riesce a riprodurre case e mulini in legno, proprio come si presentavano nei villaggi rumeni antichi. Molte abitazioni si possono visitare anche internamente, dove gli arredi sono rimasti gli stessi.

Il Museo del Villaggio

Visitate anche il Palazzo del Parlamento (che ospita anche tre importanti musei) e i suoi straordinari lampadari (il più imponente ha oltre 7000 lampadine e pesa circa tre tonnellate). Voluto dal dittatore Ceausescu come simbolo del suo potere,  è il secondo edificio amministrativo più grande al mondo dopo il Pentagono (e il terzo edificio in assoluto per volume). Ci sono voluti ben 700 architetti per costruirlo, all’inizio degli anni Ottanta!

A proposito del dittatore, ho visitato pure  il Palazzo Primaverii, la sua residenza “di primavera”, da poco tempo trasformata in una casa-museo, una vera reggia di  oltre 80 stanze, che ospita un cinema privato e una piscina.

Gli arredi sono un trionfo del kitsch, molto ad imitazione della monarchia francese, e confermano quello che sospettavamo: non basta essere potenti per avere buon gusto!

Una delle sale di Palazzo Primaverii

Entrare nelle Chiese è stata davvero una splendida sorpresa: dalla Cattedrale dei Santi Costantino ed Elena, alla Chiesa Stavropoleos, al centro della città, ritenuta uno dei monumenti più importanti della Romania e di Bucarest. La chiesa si presenta secondo i dettami dell’architettura rumena ed è interamente affrescata con motivi risalenti alla sua costruzione. Questo è uno dei pochi edifici che non venne soppresso durante il regime di Cauşescu e dopo l’epoca dittatoriale ha ripreso le sue attività religiose.

A Bucarest ci sono molte chiese nascoste tra i palazzi. Scovatele ed entrate se le trovate aperte!

Infine, mangiate anche voi in qualche osteria tradizionale: ce ne sono molte, dalle atmosfere tipiche, in cui provare cibi caratteristici come i  piccanti involtini di carne.

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