Yellowstone, dove la Terra bolle e ribolle

Il Parco di Yellowstone è il più antico Parco Nazionale Americano, nonché uno dei più grandi (sconfina in ben 3 Stati) e affascinanti. Le attrazioni naturali di Yellowstone sono davvero spettacolari, contribuendo a rendere la visita un’esperienza unica nella vita. È qui che troverete più della metà dei geyser di tutto il mondo, meravigliose sorgenti termali multicolori, spettacolari laghi montani, profondi e suggestivi canyon, fumarole, cascate, solfatare e una fauna decisamente variegata (fra cui orsi, bisonti, alci, puma, qualche lupo). Difficilmente si trova in natura una tale concentrazione di meraviglie in unico posto e non a caso il parco è stato dichiarato nel 1978 patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

Bisonti con prole
Bisonti con prole

Il parco dispone di 5 entrare, 2 delle quali sono nel Wyoming e 3 nel Montana. Ecco un po’ di info utili a riguardo…

  • Ingresso Occidentale (West Entrance): ci si arriva dalla US-20, permette l’accesso al parco in prossimità del fiume Madison. La zona è quella dei geyser, che troverete sia verso sud (Upper, Midway e Lower Geyser Basin) sia verso Nord (Norris Geyser Basin). La città più vicina è West Yellowstone e l’ingresso è aperto da fine aprile a inizio novembre, mentre i veicoli in viaggio attrezzati per la neve possono entrare da metà dicembre a metà marzo.
  • Ingresso Meridionale (South Entrance): si tratta dell’entrata che passa dal Grand Teton National Park. Se passate da questo parco attiguo vi conviene visitarlo facendo un biglietto unico (50 dollari) che, senza alcun sovrapprezzo, vi permetterà di esplorare entrambi parchi nazionali. L’entrata è aperta a partire da metà maggio fino a inizio novembre, consente l’ingresso con catene da neve da metà dicembre a metà marzo.
  • Ingresso Orientale (East Entrance): è l’entrata migliore per visitare il lago Yellowstone e risalire poi vero Hayden Valley. La città più vicina è Cody. I periodi di apertura sono simili a quelli dell’ingresso sud, con la lieve differenza che durante l’inverno chiude a inizio marzo.
  • Ingresso Nord-Orientale (North-East Entrance): l’entrata più vicina al Grand Canyon of the Yellowstone. Città più vicina: Cooke City. In inverno alcune strade a est di Cooke City possono chiudere per il maltempo.
  • Ingresso Settentrionale (North Entrance): Unica entrata aperta tutto l’anno, nei periodi invernali è l’unico collegamento funzionante a Cooke City. Se state pensando di fare una visita invernale, tenete presente che la strada che collega Mammoth a Norris viene chiusa dai primi di novembre a fine aprile. La città di riferimento è Gardiner.

    Una (very) hot Spring
    Una (very) hot Spring

Il modo migliore per viaggiare nel parco è quello di esplorarlo in macchina, il mezzo ideale per raggiungere le varie attrazioni, che sono fra loro piuttosto distanti. Il limite di velocità è di circa 70 km all’ora, ed è bene rispettarlo perché l’attraversamento di bisonti e altri animali selvatici è abbastanza frequente. Non di rado, proprio a causa di questi episodi, si creano dei veri e propri ingorghi che dovrete sopportare con pazienza. Calcolate quindi che i tempi degli spostamenti potrebbero essere più lunghi del previsto. Anche se avete la macchina, considerate l’idea di fare qualche escursione a piedi, il modo migliore per godervi da vicino le bellezze del parco. Per visitare per bene le principali attrazioni del parco nazionale Yellowstone mettete in conto 3 giorni. Se avete a disposizione meno tempo, concentratevi su una o due zone, in modo da dedicar loro il tempo necessario.

A questo punto dovete quindi organizzarvi per il pernottamento. Dormire a Yellowstone significa poter scegliere fra varie opzioni. Potete scegliere di dormire all’interno del parco, soluzione più comoda ma probabilmente anche più dispendiosa (gli alberghi si riempiono in fretta e quindi cercate di prenotare il più presto possibile), oppure cercare un pernottamento appena fuori da Yellowstone, in corrispondenza delle entrate del parco. Quest’ultima possibilità, oltre a essere più economica, può andar bene anche in funzione dell’itinerario di viaggio che avete programmato, in base alla vostra direzione di provenienza.

Old Faithful, il geyser più famoso
Old Faithful, il geyser più famoso

Il parco nazionale di Yellowstone può trovarsi spesso abbastanza lontano dagli itinerari West Coast più battuti, ragion per cui può essere molto più comodo raggiungerlo in aereo con un volo interno. Gli aeroporti da sfruttare sono i seguenti:

  • Cody, WY
  • Jackson, WY
  • Bozeman, MT
  • Billings, MT
  • West Yellowstone, MT. Servito da giugno ai primi di settembre da Salt Lake City (Utah)
  • Idaho Falls, ID

Ma arriviamo al punto principale: cosa vedere a Yellowstone? Quali sono le attrazioni in assoluto da privilegiare?

Per comodità, noi che ci siamo stati ad agosto del 2012, abbiamo suddiviso le zone principali nel parco sulle tre giornate e siamo quindi riusciti a vedere un bel po’ di meraviglie. Adesso ve le elenco qui in base al nostro itinerario, premettendo che ci siamo arrivati da Salt Lake City.

All’ingresso siamo andati subito alla casa dei ranger per scoprire a che ora i geyser avrebbero eruttato. Eh si, avete letto bene…ho scritto proprio così. Infatti le eruzioni di alcuni dei geyser principali presenti nel parco, cominciando dall’Old Faithful (il “vecchio fedele” proprio perché rispetta gli orari), sono prevedibili con calcoli che, generalmente, possono sbagliare davvero di pochi minuti. Ovviamente il primo non poteva che essere lui, il nostro Vecchio Fedele, il geyser forse più famoso al mondo. Ed eccoci al suo cospetto insieme ad tanti altri turisti in attesa, pronti ad immortalare lo show di acqua e vapore che, tutto sommato, arriva puntuale! Erutta ogni 78 minuti con un potente getto d’acqua che può toccare anche i 55 metri. Si trova nell’Upper Geyser Basin. Si tratta del bacino più a sud, ed è una delle aree più battute e popolari del parco.

La splendida Sapphire Pool
La splendida Sapphire Pool

Continuata la passeggiata sulle passerelle di legno predisposte, arriviamo fino al Grand Geyser, che erutta 2 volte al giorno con getti di oltre 60 metri d’altezza.

Siamo passati quindi nel Midway Geyser Basin. Qui, oltre ai geyser, abbiamo trovato la sorgente termale Grand Prismatic Spring, un’autentica meraviglia della natura, le cui acque, in estate, tendono ad essere arancione e rosso, mentre in inverno sono di solito di colore verde scuro, ed altre springs e pools dai colori altrettanto spettacolari. Ciò dipende non solo dal terreno e dalle sostanze disciolte nell’acqua, ma anche dalla presenza di microorganismi (batteri) che si sono adattati a vivere in acque davvero calde.

Siamo quindi tornati al punto di partenza attraverso un percorso straordinario ricco di pozze bollenti, fanghi altrettanto caldi, gayser e altre sorprese di Madre Natura.

Castle Geyser
Castle Geyser

Il secondo giorno, abbiamo iniziato la mattinata al Norris Geyser Basin, zona meno affollata, costellata di sfiatatoi e fumarole. I più celebri qui sono questi due geyser:

  • Echinus Geyser: il più ampio geyser d’acqua acida del mondo. Erutta a intervalli irregolari (dai 35 ai 75 minuti).
  • Steamboat: il più alto del mondo, con i suoi getti oltre i 90 metri. Purtroppo le sue eruzioni non sono prevedibili.

Dopo essere stati sulla Luna o in un Era ormai lontanissima (è l’impressione che abbiamo avuto nell’area adiacente a Norris, ci siamo diretti a Mammoth Country. Questa è  la zona delle sorgenti termali, dove l’attrazione più stupefacente è rappresentata da Mammoth Hot Springs, una serie di terrazze dalle forme impressionanti, dove cascate avvolte dal vapore scendono fra meravigliose sfumature di colori. Insomma, descrivere uno spettacolo simile è quasi impossibile. Guardate la foto!

Mammoth Hot Springs
Mammoth Hot Springs

Ultima tappa della giornata il Grand Canyon dello Yellowstone River: circa 20 miglia di lunghezza, profondità dagli 800 ai 1.200 piedi, larghezza da 1.500 a 4.000 piedi. Processi chimici nel corso del tempo hanno contribuito a creare strisce e macchie colorate variegate nella roccia di un canyon impreziosito da 2 possenti cascate: Upper Falls e Lower Falls. Varie escursioni sono possibili, specie lungo l’Uncle Tom’s Trail, e uno dei punti d’osservazione migliori è l’Artist Point, che si affaccia sul Canyon proprio in corrispondenza delle Lower Falls.

Tornando verso il Lodge, bisonti e cervi ci hanno fatto compagnia.

Per il terzo ed ultimo giorno nel Parco ci siamo riservati lo Yellowstone Lake, un’altra tappa molto battuta dai visitatori del parco, sarà forse perché è il lago alpino più ampio di tutta l’America settentrionale, o magari perché sulla sponda ovest si trova il West Thumb Geyser Basin, le cui sorgenti d’acqua calda si riversano direttamente nel lago.

Il Lago Yellowstone
Il Lago Yellowstone

Nel pomeriggio abbiamo salutato lo Yellowstone e ci siamo diretti… Ah no un momento! Questo articolo è dedicato solo a lui…Il resto è un’altra storia.

Prima di congedarmi, voglio comunque darvi qualche altro consiglio, questa volta riguardante le regole del Parco.

Anche se molti animali qui sono abituati a vedere gli esseri umani, la fauna è comunque selvaggia e non deve essere disturbata. Nel parco ci sono animali pericolosi come orsi, bisonti, puma e altro. Seguite alla lettera linee guida del parco, soprattutto per quanto riguarda gli orsi, e fate particolare attenzione a non trasportare cibo né altri prodotti profumati.

Nelle zone termali rimanete sempre sulle passerelle: sotto l’acqua è bollente. Non seguendo le indicazioni del parco rischiate ustioni, anche gravi, oltre che multe salate. Per gli stessi motivi, non tuffatevi o bagnatevi nelle piscine termali!

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