Terre e Curiose Leggende: le Cascate Gullfoss (Islanda) e la loro Salvatrice

L’Islanda, come molte terre del Grande Nord, è una Nazione ricca di leggende.

Vi ho già parlato di questa splendida Terra in un reportage di viaggio e in un successivo articolo legato alle diverse leggende che, ancora oggi, si raccontano per spiegare quello straordinario fenomeno, al quale abbiamo avuto più volte la fortuna di assistere, che è l’Aurora Boreale.

Quella che sto per raccontarvi adesso, è una leggenda che, indubbiamente, ha un fondo di verità ed è legata alla attuale conservazione e tutela di uno degli spettacoli più suggestivi in natura.

Le Cascate più belle e famose d’Islanda sono le Gullfoss nel Circolo d’Oro: si gettano con un doppio salto nel canyon sottostante e, nelle belle giornate di sole invernali, l’effetto è davvero straordinario. Il fiume Hvítá forma una sorta di “scala” a tre gradini e poi all’improvviso si divide in due (da 11 e 21 metri), che sfocia in un crepaccio di 32 metri di profondità.

Pare che negli anni ’20 degli investitori stranieri volessero costruire una diga sul fiume che alimenta le cascate per poterne sfruttare l’energia idroelettrica e, se il progetto fosse stato davvero realizzato, le cascate sarebbero andate perdute per sempre.

Il proprietario del terreno si rifiutò di vendere, ma gli investitori ottennero comunque il permesso dal governo. L’avvocato che lavorò alla causa, difendendo le ragioni dei proprietari a favore della cascata, fu il giovane Sveinn Björnsson, futuro presidente della Repubblica Islandese dal 1944 al 1952.

Lo spettacolo del ghiaccio

A questo punto Sigríður Tómasdóttir, la figlia del proprietario, si fece promotrice di una protesta popolare.

La donna, che abitava nei pressi delle rapide, era così innamorata di questo spettacolo della natura che, per salvarlo dalla speculazione energetica, andò a piedi fino alla capitale Reykjavik, percorrendo ben 120 chilometri, e lì giurò che si sarebbe gettata dal canyon alto 32 metri, da cui hanno origine le cascate Gullfoss.

“Giù le mani dalle cascate… o mi butto!” Suonava più o meno così la minaccia se qualcuno avesse deturpato quel fantastico spettacolo della natura.

Per fortuna, non ce ne fu bisogno, gli investitori, a quel punto, rinunciarono e le cascate Gullfoss (in islandese, le cascate d’oro, per i riflessi che l’acqua assume nelle giornate più belle) furono lasciate intatte.

Ad oggi si possono ammirare senza che il panorama sia ostruito da qualche impianto idroelettrico.

Evviva le donne! Mi viene da urlare tra me e me…

Lo so, sembrerò, ai maschi che ci seguono, un po’ femminista per questo urlo di battaglia. tuttavia non si può non sottolineare, come il coraggio e l’intraprendenza di una di loro, abbia cambiato, ancora una volta, il corso della storia!

L’Aurora sulle cascate

Alla prossima leggenda… (intanto spero vi siate goduti la bellissima e unica realtà delle Gullfoss in pieno inverno, attraverso le nostre foto).

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