I Templi Megalitici di Malta, testimonianze storiche in scenari paesaggisti spettacolari

L’immagine di Malta è legata ai cavalieri di San Giovanni, però Malta esisteva ben prima; ne sono testimoni i suoi straordinari siti megalitici che datano dal 5.000 a. C.

Questi templi maltesi, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, sono Gigantia, Hagar Qim, Menajdra, Scorba, Ta Hagrat e Tarscen.

Sbagliando strada siamo finiti in mezzo ad un campo di papaveri: bellissimo comunque!

Noi abbiamo visitato e vi mostriamo Hagar Qim e Menajdra:  non facilissimi da raggiungere in autonomia (vista la poca segnaletica stradale presente sull’Isola), ma davvero stupefacenti!

Quelli di Ħaġar Qim sono tra i più famosi templi megalitici del Mondo. Qui si fecero delle scoperte impressionanti, fra cui  un altare colonnare decorato e diverse statuette raffiguranti una dea molto pingue, probabilmente raffigurazioni della Dea Madre, conservate ora al Museo Archeologica Nazionale di La Valletta. Una vista magnifica, quella del tempio che si innalza sulla cima di un colle, guardando direttamente il mare e l’isoletta di Fifla. Altre rovine si innalzano ad alcuni metri di distanza dal tempio principale e lo spazio antistante e la facciata seguono il disegno tipico dei templi sull’isola.

Eccoci ad Hagar Qim!

Un tempio assolutamente da vedere, oggi coperto da una grande vela bianca che cerca di preservarlo dal lento (e inesorabile) erodersi della roccia. Una tensostruttura forse antiestetica, ma certo necessaria. Ancora pochi anni, dicono gli esperti, e il tempio dovrà essere chiuso del tutto. Meglio affrettarsi quindi a visitare questa meraviglia e il suo sito gemello, Mnajdra.

Hagar Qim – Altare colonnare decorato

A pochi passi dalla collina infatti ecco una cavità protetta dalle scogliere della costa meridionale di Malta. Ancor più suggestivo di Hagar Qim, Mnajdra si trova in una posizione isolata ed è formato da tre templi che dominano dall’alto uno spazio ovale. Si trova a  meno di un chilometro da Ħaġar Qim e presenta uno schema piuttosto simile ad un ferro di cavallo e i due cerchi che lo compongono formano una specie di navata laterale continua, occupata da stanze con varia destinazione. Questa forma, insieme alla sua posizione, avrebbe avuto un significato astronomico, probabilmente rappresentando il segnale per iniziare i preparativi per il raccolto o per effettuare sacrifici (ossa e strumenti sacrificali sono stati riportati alla luce da questo sito).

Mnajdra

Presso il tempio megalitico di Mnajdra, ogni 21 di giugno durante il solstizio d’estate, i primi raggi di sole dell’alba illuminano il bordo di una grande pietra posta a sinistra dell’ingresso centrale che collega la stanza di ingresso del tempio con la stanza interna. Nello stesso istante, ad Hagar Qim, i raggi del sole attraversano un foro sulla parete del tempio, conosciuto come il buco dell’oracolo, proiettando all’interno un disco di luce che col passar dei minuti diventa prima una mezza luna e si allunga poi in un’ellisse fino a scomparire come inghiottito dal suolo.

Panorama mozzafiato verso la nostra destinazione

A questo punto che altro dirvi…Come noi, cercate di vivere l’emozione di visitare questi templi megalitici che, in fin dei conti, non sono neppure così lontani dalla nostra bella Italia.

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