Nella patria dei Canguri

Ad agosto del 2008 siamo stati in Australia e l’abbiamo girata in lungo e in largo. Non ci siamo fatti mancare praticamente nulla: siamo entrati da Sydney e usciti da Perth, passando per l’Outback, la Grande Barriera corallina e le sue isole paradisiache, i parchi più suggestivi, la fantastica Kangaroo Island, la Great Ocean Road, e, oltre alle città di arrivo e partenza, anche da Melbourne, Adelaide, Darwin, Cairns e chi più ne ha, più ne metta. Praticamente ci siamo lasciati, a data da destinarsi, solo la Tasmania e il Kimberley (famoso per i diamanti rosa).
Premetto che questo giro pazzesco è stato possibile grazie agli efficientissimi aerei della Quantas che atterrano ovunque e sono stati davvero puntuali anche nella consegna dei bagagli. Ma partiamo dall’inizio…
Sydney merita una visita accurata in particolare alla Baia, alle spiagge più famose e al suo water-front. Vi consiglio anche l’acquario, in cui troverete l’ornitorinco e il Wild Life, dove troverete tutte le specie che vivono in Australia nei loro rispettivi habitat, ricostruiti alla perfezione.

La Baia di Sydney (l'Opera House e l'Harbour Bridge)
La Baia di Sydney ( Opera House e Harbour Bridge)

Se volete approfondire le vostre conoscenze sulla storia e l’arte aborigena, non potete mancare la visita di più giorni a Darwin e al Kakadu National Park. Qui, oltre alla natura incontaminata e alla fauna selvatica (coccodrilli, aquile, anatre fischianti, cavalli selvaggi…), potete osservare graffiti di diverse epoche, legati alla cultura aborigena. Sono ben conservati e mostrano l’evoluzione di questo popolo che, purtroppo, ancora oggi è fortemente discriminato e non riconosciuto come “australiano”. Questo fa si che la zona di Darwin e i dintorni, essendo abitati soprattutto dagli Aborigeni, non vengono considerati nel loro insieme uno Stato, ma semplicemente portano il nome di “Territori del Nord”. Una vergogna visto che ci troviamo nel ventunesimo secolo!

Arte Aborigena nel Kakadu National Park
Arte Aborigena nel Kakadu National Park

Continuando poi nella scoperta della storia e della cultura aborigena, non tralasciate Uluru (Ayers Rock) e i Monti Kata Tjuṯa (Olgas), nell’Outback.(Il termine outback si riferisce genericamente alle aree interne più remote, semi-desertiche, del continente australiano).

Alba mozzafiato all'Ayers Rock
Alba mozzafiato all’Ayers Rock

E vogliamo parlare della Grande Barriera? Al di là del fatto che vi consigliamo un giro in immersione (è possibile anche in sottomarino) in questo giardino subacqueo vivo e di proporzioni immense, anche le isole sono un vero giardino sull’Oceano. Sulla nostra, dividevamo la spiaggia con alcuni uccelli marini che avevano nidificato tra la sabbia: uno spettacolo!
Altro capolavoro della Natura, sono i Dodici Apostoli e la costa dalla quale si sono staccati questi enormi faraglioni.
La realtà vuole che essi non siano dodici, ma decisamente meno. Tuttavia, la leggenda narra che con un particolare riflesso, come nella giornata in cui li abbiamo visti noi, ai marinai in arrivo, dalla nave, parevano dodici.

I Dodici Apostoli
I Dodici Apostoli

Un’isola davvero speciale è Kangaroo Island. Si raggiunge da Adelaide con l’aereo o il traghetto. Qui risiede, oltre alla tipica fauna australiana (canguri, wallaby, echidna, ecc…), l’unica colonia “pura” ancora esistente di Api Liguri. Portate da un Genovese, le api non hanno avuto modo di incrociarsi con altre. Fanno un miele buonissimo, specialmente con gli eucalipti e noi, da bravi concittadini, lo abbiamo acquistato e siamo fieri del loro lavoro.

Un wallaby in uno dei boschi di eucalipto di Kangaroo Island
Un wallaby in uno dei boschi di eucalipto di Kangaroo Island

La cosa più divertente, in Australia, è stata osservare attentamente i recinti con le pecore ed accorgersi che, tra loro, spesso brucavano i canguri, così, come se niente fosse, con la differenza che, a questi ultimi, bastava qualche salto per balzare fuori e andare via.

Un canguro albino nei dintorni di Perth
Un canguro albino nei dintorni di Perth

Presso Perth, si trova un luogo davvero particolare in quanto praticamente invisibile finché non ti ci trovi in mezzo. Si chiama Deserto dei Pinnacoli ed è circondato dal verde della vegetazione, che manca solo lì, e dal mare. Qui l’erosione ha scolpito le rocce in un modo tutto suo.

Pinnacoli di roccia nel piccolo deserto che ne prende il nome
Pinnacoli di roccia nel piccolo deserto che ne prende il nome

Per ora è tutto, ma torneremo a parlare dell’Australia e, soprattutto, torneremo in Australia per vedere quel poco che ci è rimasto.