Itinerari di Viaggio: la Namibia, spettacolo tra deserti e Oceano

Vi ho presentato già alcuni sorprendenti aspetti della Namibia in qualche reportage qui e in alcuni scatti su Facebook, ora vi do una traccia di itinerario, nel quale troverete consigli, ed i link dei reportage di cui vi ho accennato. Noi siamo arrivati via Johannesburg (raggiunta con un volo South African Airways via Monaco di Baviera)  con un aereo della Air Nabia. Abbiamo viaggiato fino in Sudafrica con un volo notturno, poi la coincidenza in tarda mattinata.

1° GIORNO: WINDHOEK

Windhoek, la capitale della Namibia, conta circa 500.000 abitanti, di cui la maggioranza di lingua tedesca. E’ una città moderna e pulita dove costruzioni recenti affiancano chiese luterane e giardini traboccanti di aloe. Fatevi un giretto. Passeggiando per la Kaiser Strasse, oggi Independence Avenue, si incontrano donne Herero e Himba con i caratteristici costumi e si possono vedere curiosi edifici di stile tedesco risalenti all’inizio del XX secolo.

2° GIORNO:

Dedicate almeno un’intera giornata alle dune color albicocca di Sossusvlei, ritenute le più alte del mondo e capaci di creare un ambiente di straordinaria bellezza, al Lago Morto e dintorni. Cercate di alloggiare nei dintorni e godetevi il tramonto. (https://sarainviaggio.altervista.org/la-magia-delle-dune-del-deserto-della-namibia/)

3° GIORNO:

Andate avanti a scoprire le meraviglie del Deserto del Namib (la Valle della Luna – uno spettacolare canyon scavato dal fiume Swakop – ed altri icoli canyon) fino ad arrivare sulle coste dell’Atlantico.

4° GIORNO:

Arrivati  a Swakopmund, una stranissima e suggestiva cittadina costruita nel più puro stile tedesco dell’epoca del Kaiser, concedetevi un giro e poi una crociera nella laguna di Walvis Bay tra delfini, fenicotteri, pellicani, cormorani, gabbiani, foche che saltano in barca e, a volte, pinguini, balene o tartarughe marine secondo il periodo. In barca sarà servito uno snack a base di ostriche, champagne e piccole altre tartine. Inoltre, potrete magari, godere come noi della compagnia di visitatori molto particolari.

5° GIORNO:

Non rinunciate ad un giro in 4×4 lungo il litorale e sulle Dune che cadono a picco nell’Oceano.  (https://sarainviaggio.altervista.org/swakopmund-meraviglia-tra-oceano-e-dune-che-vi-si-gettano-a-picco/)

IMPORTANTE: In alta stagione (la migliore è la nostra estate perché in Namibia il clima è secco), prenotate la crociera e il safari sulle Dune già dall’Italia, visto l’alto numero di visitatori.

6°GIORNO:

Proseguite per buona parte lungo l’Atlantico ed ammirate la Costa degli Scheletri (https://sarainviaggio.altervista.org/la-skeleton-coast/) e dirigetevi verso Cape Cross.

Il primo europeo a metter piede sul suolo dell’attuale Namibia fu il navigatore portoghese Diego Cao nel 1486, nella località di Cape Cross. Oggi Cape Cross è però soprattutto famosa per la grande colonia di otarie che vi si è stabilita: circa 80.000  gli esemplari che vivono qui fra le rocce, tuffandosi nelle onde e giocando con un frastuono assordante. Si lascia quindi la costa per addentrarsi nel paesaggio incantato del Damaraland.

7°GIORNO:

Visitate, a piedi, il museo all’aperto diTwyfelfontein, “la sorgente insicura”, che fu, senza ombra di dubbio, il punto d’incontro di una moltitudine di animali e di una popolazione di cacciatori. Una realtà illustrata da mirabili incisioni che raffigurano, per lo più, animali cacciati, impronte degli stessi, segni astratti, simboli, ecc., tutte impresse sulle enormi rocce rosse cadute dalla parete. Pare che alcuni esempi di questa arte rupestre risalgano a 8.000 anni fa e che gli autori siano stati di origine Khoi-San, in qualche modo gli antenati degli attuali Boscimani San. Lo scopo di queste rappresentazioni rupestri è sempre stato magico o rituale‑propiziatorio. Nel 2007 è stato riconosciuto patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO. Se vi resta ancora tempo fate anche una visita alla Montagna Bruciata, alle Organ Pipes e alla Foresta Pietrificata.

8° e 9° GIORNO: il Parco Etosha (https://sarainviaggio.altervista.org/panorami-mozzafiato-visitando-il-grande-luogo-bianco-letosha-national-park/)

Giornate dedicate alla scoperta del parco con fotosafari in jeep 4×4.

10° GIORNO:

Si rientra a Windohoek e, la mattina successiva (11° giorno) potete rientrare in Italia o, come noi, andare a rilassarvi sull’Isola di Mauritius  ( https://sarainviaggio.altervista.org/itinerari-di-viaggio-mauritius-lisola-dalle-spiagge-incredibili-ed-i-fondali-cristallini/  ) oppure alle Seychelles.

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