I due volti del Titicaca

Un luogo magico, sacro, immenso, bellissimo, ricco di storia e cultura. Così definisco il Lago Titicaca, un posto che ho avuto la fortuna di visitare ben due volte, dal lato peruviano, la prima volta, da quello boliviano, la seconda.
Il nome Titicaca ha origini nel termine Intikjarka. Inti significa Sole, Kjarka invece, vuol dire masso rupestre. Sarebbe corretto parlare di due laghi uniti, visto che questi due bacini sono uniti dallo stretto di Taquina.
Dal versante boliviano, a nord possiamo ammirare il lago Mayor, il quale ospita le isole del sole e della luna. A sud, abbiamo il Lago Minor, con tutti i suoi variopinti isolotti.
Del lato peruviano ho già parlato in un precedente articolo, dedicato solo al Perù, comunque merita sicuramente una visita (se siete in Perù).
Quale preferisco? Difficile trovare una risposta: amo entrambe le Sponde e le due Nazioni perché mi hanno dato davvero tanto.

Il Titicaca e le Ande (Bolivia)
Il Titicaca e le Ande (Bolivia)

In Bolivia, tuttavia, circolava questa storiella:
– Se chiedi ad un peruviano qual’è il lato più bello del Titicaca, lui ti risponderà “Quello peruviano, naturalmente”. Se fai la stessa domanda ad un Boliviano ecco la sua risposta “Il lato peruviano, ovviamente”. Eh!!! Perché? Non era certo la risposta più la scontata… “Perché dal lato Peruviano si vede la Bolivia!”-

L'Isola del Sole (Bolivia). Qui è nato il mito che dà nome al Lago.
L’Isola del Sole (Bolivia). Qui è nato il mito che dà nome al Lago.

Ma che furbastri! Come ho fatto a non pensarci… Forse perché, dal Perù non ricordo di aver visto il versante boliviano. Mi sa che da Puno, le Isole galleggianti degli Uros e l’Isola di Taquile, fosse troppo distante per vedersi…Ma in fondo poco importa…L’ho visto qualche giorno fa e ne sono rimasta davvero affascinata! Le Ande si vedono fargli da cornice, l’Isola del Sole sembra una bellissima isoletta greca e, sia qui che a Copacabana (non confondetela con il Brasile), abbiamo assistito e partecipato a riti sacri religiosi e non, insieme ai suoi abitanti.

Verso Copacabana (Bolivia)
Verso Copacabana (Bolivia)

Gli Inca ritenevano il Lago un luogo sacro. Mi congedo, quindi, raccontandovi la leggenda legata alla creazione del Titicaca.
– Sull’altopiano c’era una città. La popolazione era arrogante e compiaciuta del loro piccolo paradiso terrestre. Gonfi di se stessi, non riuscivano ad ammettere che in tutto il mondo potesse esistere qualcosa di più bello. Certi che la loro città sarebbe vissuta in eterno, vissero felici e orgogliosi, fin quando nella città arrivarono gli Indio a profetizzarne la distruzione. Gli straccioni dissero che la città sarebbe stata distrutta a causa di incendi, terremoti e inondazioni.
Queste profezie erano scomode e apparivano alla gente del paese di malaugurio. Solo i sacerdoti presero sul serio le parole degli Indio e andarono a trasferirsi all’interno di capanne costruite su colli vicini, oggi conosciuto come Isola del Sole, presso il loro tempio. Gli Indio vennero frustrati e cacciati dalla città e gli arroganti cittadini dimenticarono ben presto le loro profezie. Furono i fatti “reali” a far capire che gli Indio avevano ragione. Un pomeriggio, all’orizzonte apparve una nuvola rossa. A seguirla furono molte altre nuvole rosse finché il cielo non fu coperto da una tonalità color piombo. Dal cielo cadde acqua rossa, gli acquedotti vennero distrutti, i terremoti distrussero gli edifici e la città venne sommersa. Oggi, è il lago Titicaca a coprirne i resti. Solo i sacerdoti si salvarono sull’Isola del Sole, luogo dove si dice, nacquero i primi due Inca.

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