Cartagena de Indias, una perla in Colombia

“Vedrai, a Cartagena de Indias ogni cosa è diversa”: queste le parole del grande scrittore Gabriel Garcia Marquez, autore di “Cent’anni di solitudine”. E come dargli torto?

Cartagena de Indias, la perla dei Caraibi, è la città più turistica e più visitata di tutta la Colombia con il suo centro storico perfettamente conservato, l’affascinante e rilassata atmosfera coloniale, le imponenti fortificazioni, le piazze vivaci ed animate ad ogni ora del giorno e della notte.

Le case colorate del quartiere Getsemani

Fondata nel 1533 dallo spagnolo Don Pedro de Heredia, la città, insieme a la Habana e San Juan de Puerto Rico, è stata una dei tre porti più strategici ed importanti delle Indie occidentali. Da questa città partivano le ricchezze di cui avevano bisogno i re spagnoli per mantenere la gigantesca impresa conquistatrice. Fu per altro la prima città della Colombia a dichiarare nel 1811 la sua completa indipendenza. Per proteggerla dai constanti attacchi di corsari e bucanieri si costruì intorno alla città la più grande muraglia e fortificazione dell’America, oggi una vera ricchezza architettonica di tipo civile, religiosa, militare e governamentale, dichiarata per altro dall’Unesco Patrimonio Storico e Culturale dell’Umanità e Patrimonio Nazionale della Colombia dal 1959.

La Chiesa di San Pietro Claver che, a settembre 2017, verrà visitata anche dal Papa (vi officerà una messa)

La città vecchia conserva ancora intatto il fascino e l’incanto del periodo colonialecon le sue strette viuzze sulle quali si affacciano luminosi edifici dalle belle porte e fiorite balconate in legno. Tra i monumenti più famosi della città vanno certamente ricordati la Cattedrale (risalente al XVI sec), il Palazzo dell’Inquisizione (istituito nel 1610 per ordine diretto del re Filippo II), il Palazzo del Governatore e la chiesa di San Domenico. Proprio il premio Nobel Gabriel García Márquez nel suo romanzo Dell’amore e di altri demoni, ambientato a Cartagena, porta il lettore a compiere un vero e proprio viaggio nel tempo, a partire dal XVII sec, quando il Tribunale dell’Inquisizione esercitava tutto il suo pieno potere. La città si affaccia su una delle più suggestive baie del Sud America, punteggiata di isolette e lagune, con spiagge tropicali di straordinaria bellezza e un’intensa e vibrante vita notturna.

Colorate venditrici locali di frutta

Nel centro storico della città Plaza Fernández de Madrid è stata immortalata da Marquez come Parco dei Vangeli, nelle pagine de L’amore ai tempi del colera: su una panchina il protagonista Florentino Ariza attende ogni giorno il passaggio dell’amata Fermina Daza. Ma un altro luogo di Cartagena in cui Márquez ha trovato ispirazione è Plaza Bolívar, nel cuore della città vecchia. Su un lato di questa piazza si trova un colonnato, soprannominata da Marquez l’Arcata degli Scribi. E poi le piazze. Qui ai colori si aggiungono i suoni. In Plaza Bolivar, sotto il monumento al Libertador, proprio davanti al Palazzo dell’Inquisizione, un allegro gruppo di suonatori e ballerini si scatena al ritmo della salsa, lo stesso che risuona vicino alla triangolare Plaza de los Coches, dove sorge uno dei locali più famosi della città per le danze latino-americane.

Nel Museo dell’Oro di Cartagena

Imperdibile la Fortezza di San Felipe, da dove si può ammirare il  panorama sulla città e la Iglesia de San Pedro Claver, interessante per la storia che racchiude tra le proprie mura (ve la racconterò in un prossimo reportage). Tra i migliori musei da visitare ci sono il Museo Navale, il Museo di Arte Moderna ed il Museo dell’Oro con tantissimi reperti pre-coloniali. La vita notturna di Cartagena de Indias è fantastica: ci sono numerosissimi locali, pub, discoteche, ristoranti e caffè, dove ogni sera può diventare la serata perfetta, quella che si ricorda per tutta la vita.

Gli splendidi balconi fioriti

Il bello è perdersi per Cartagena, nel suo centro storico, nel quartiere Getsemani, sulle sue mura. Ogni angolo, ogni vista vi piacerà e, come a noi, Cartagena resterà nel cuore per sempre.

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