Buenos Aires, una capitale tutta da scoprire!

La Provincia di Buenos Aires è la più popolosa dell’Argentina e dei suoi 15 milioni di abitanti circa 13 vivono nella Capitale (e una gran parte di questi è di discendenza italiana) ed è famosa per aver sempre accolto emigranti provenienti da tutte le parti del mondo, acquisendo così quei tratti cosmopoliti che caratterizzano moltissimi aspetti della vita di tutti giorni.

Simbolo del carattere accogliente di questa capitale è il porto che nei decenni ha visto arrivare genti da tutto il globo. Infatti gli abitanti sono chiamati “portenos”.

La Casa Rosada

Il clima favorisce il turismo per tutto l’anno, non presenta infatti picchi o estremi particolarmente intensi se non per pochi giorni. Il mese più freddo è luglio, quando cappotto e sciarpa sono spesso necessari.. Tuttavia la temperatura media del mese è di +10°C, mentre in gennaio con l’apice del caldo, è di +22°C, in definitiva un clima temperato, caldo in estate ma senza eccessi. Le piogge non sono particolarmente copiose, il bilancio pluviometrico è inferiore ai 1.000 mm annui ma, in considerazione del terreno pianeggiante, spesso le piogge più intense provocano allagamenti.

La città è raggiungibile con l’aereo e le combinazioni offerte dalle varie compagnie sono innumerevoli, la moneta ufficiale è il peso, ma vengono comunemente accettati anche il dollaro americano e l’euro. Molto diffusa anche la rete di accettazione delle maggiori carte di credito. I turisti come noi, arrivano all’aeroporto internazionale, non troppo lontano dal centro che è facilmente raggiungibile grazie a numerose corse di autobus e taxi. Per muoversi in città la metropolitana con le sue cinque linee, è comodissima e garantisce collegamenti rapidi e sicuri. Per il dormire non ci sono certo problemi: la Capitale Federale offre di tutto, dal grande albergo di lusso (in uno dei quali abbiamo alloggiato noi per rendere ancor più speciale il nostro Natale 2007) agli ostelli della gioventù, economici, curati ed accoglienti!

Cosa fare e cosa vedere a Buenos Aires?

Naturalmente in una città così vasta ed eclettica non c’è che l’imbarazzo della scelta: un interessante museo, una rilassante passeggiata per i grandi viali alberati orlati di palazzi dalle splendide facciate o lungo il fiume, una rigenerante pausa in un parco cittadino, godersi il fresco ammirando una delle tante chiese, testimonianze concrete che oltre il 90% dei cittadini è di religione cattolica.

La Casa Rosada è la residenza del Presidente della Repubblica, ma la suggestione maggiore è data dal pensiero che, proprio dal balcone di quella residenza, Evita Peron parlava al popolo che la ascoltava in adorante e religioso silenzio. Al proposito vale la pena di segnalare, a chi volesse conoscere meglio questa figura controversa, che nel quartiere Palermo c’è un intero museo a lei dedicato e, presso il Cimitero a Recoleta, c’è la sua tomba.

La targa sulla tomba di “Evita”

La Casa Rosada si trova in Plaza de Mayo, il luogo nato per essere il cuore cittadino. Prende il nome del mese in cui, nel 1810, il popolo argentino insorse contro gli spagnoli in nome della propria libertà. Ma è anche il luogo tristemente famoso per essere il punto di ritrovo delle mamme dei desaparecidos, che in silenzio manifestavano il loro dolore. Anche la mattina della vigilia di Natale le abbiamo viste e avrei voluto persino parlare con alcune di loro, ma la polizia locale, che le stava osservando da un veicolo blindato lì vicino, mi ha cortesemente invitata ad andarmene. Ho contato parecchio per non reagire e gli ho comunque espresso tutto il mio disappunto.

La Cattedrale Metropolitana è la chiesa più importante. All’interno si trova il sacrario del Generale San Martin, eroe dell’indipendenza, in onore del quale, all’esterno, arde una fiamma eterna.

Il Cementerio della Recoleta è un vasto ed interessante cimitero sito in uno dei più belli quartieri cittadini: il Recoleta. Vi si trovano le tombe dei più illustri cittadini della capitale: poeti, politici, eroi della guerra di indipendenza, attori e, naturalmente, prima tra tutte, Evita Peron.

Da non perdere il variopinto quartiere di El Caminito, dove si possono ammirare spettacoli di tango per strada.

El Caminito

Noi abbiamo dato un’occhiata veloce (perché ci hanno detto che la zona non era troppo sicura) anche alla Bombonera (La Bomboniera), il famoso stadio del Boca, meta di pellegrinaggio degli amanti del calcio.

Tra i tanti musei di cui è ricca la città, particolare attenzione merita il MALBA (Museo de arte latinoamericano de Buenos Aires). Ospita le più importanti opere di artisti latino-americani e mostre temporanee di grande livello.

Da vedere anche Palermo, un quartiere molto grande diviso in due parti: la prima è la parte di Palermo Soho e Palermo Hollywood, molto conosciute tra i giovani perché qui ci sono ostelli, molti bar e locali notturni. L’altra parte di Palermo è una zona immersa nel verde qui ci sono un sacco di parchi e giardini.

Riassumendo…o meglio concludendo!

Dinamica, elegante, cosmopolita, nostalgica, Buenos Aires è la città più europea del continente senza perdere l’estro  sudamericano con le sue piazze in stile coloniale, i viali ombrosi, le originali fiere di antiquariato, i teatri di fama mondiale e gli interessanti musei.

Plaza de Mayo – Una delle tante giornate di protesta di queste madri disperate: quelle dei “Desaparecidos”

Famosa per l’affascinante quartiere di La Boca, con strade lastricate, case dipinte dai colori vivaci dove si stabilirono i primi immigranti italiani e dove si trova il famoso stadio “la Bombonera”. Qui nel XIX secolo è nato il tango, la musica nostalgica simbolo dell’Argentina, che riunisce diversi ritmi musicali. Vi consiglio di assistere ad uno spettacolo perché ne vale davvero la pena.

Il centro della città è sede di edifici coloniali governativi come La Casa Rosada, El Cabildo e la Cattedrale Metropolitana che circondano la Plaza de Mayo. A pochi passi dalla piazza si trova lo storico “Café Tortoni”, luogo di incontro di artisti e frequentato da Borges, Carlos Gardel e Benito Quinquela Martín.

Nelle vicinanze il quartiere bohemio di San Telmo è pieno di pittoresche case, bar, ristoranti, “milongas” dove gli argentini ballano il tango ed ogni domenica nella Piazza Dorrego si svolge il famoso mercato dell’antiquariato.  Fuori dal centro storico,  nell’elegante quartiere de La Recoleta, oltre al Cimitero del Norte, si incontrano  magnifici edifici  dalla  forte influenza francese e italiana, ottimi ristoranti, raffinati bar e negozi trendy.

Vi consiglio nuovamente, anche la visita del frizzante quartiere di Palermo, dalle caratteristiche strade lastricate e case in stile italiano che negli ultimi anni si è trasformato in una delle zone  più mondane di Buenos Aires.

La statua di Garibaldi in Piazza Italia, nel quartiere Palermo

Per gli amanti della cultura, imperdibile la visita del Teatro Colón costruito nel 1908, un imponente edificio in stile italo-francese, del Museo MALBA, di cui vi ho già parlato, e del Museo Evita che racconta la figura di Evita Perón attraverso oggetti, filmati e fotografie.

Insomma ce n’è davvero per tutti!

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