A Pasqua del 2010 sono andata in Giordania con l’idea che sarei rimasta a bocca aperta soltanto davanti ad uno dei siti più famosi del Mondo, Petra. Mi sono piacevolmente ricreduta! Già qui, infatti, non avevo considerato e, a dire il vero, neanche immaginato, quanto fosse magnifico il canyon per arrivarci e, quanto fossero entrambi indimenticabili anche di notte, durante lo spettacolo “Petra by Night”.
Sul Mar Morto è stato divertentissimo galleggiare sulle sue acque dopo essersi ricoperti interamente con il fango. La vista è su Israele, dove le coste sono più facilmente accessibili.
Altra sorpresa è stata Madaba, famosa per custodire uno dei mosaici più antichi della storia: il valore storico e artistico del mosaico bizantino, raffigurante una mappa della Terra Santa, è senza dubbio unico e lo si può osservare all’interno della Chiesa grego-ortodossa di San Giorgio. Tuttavia, anche all’attuale scuola di Mosaico, visitata spesso dagli stessi Re di Giordania, vengono realizzati dei veri capolavori. Ovviamente, non ho saputo resistere e me ne sono portata a casa uno piccino.
Non grande quanto i deserti da me visitati, ma non certo meno affascinante in quanto circondato da imponenti catene montuose e rocce dai colori sgargianti, è il Wadi Rum. Questo è il deserto di Lawrence d’Arabia!
Da percorrere assolutamente la Strada dei Re (con l’omonimo canyon) che porta da Madaba a Petra, ma, col senno di poi, vi dico anche di visitare la Fortezza dei Cavalieri Crociati a Karak, di salire sul Monte Nebo e di non tralasciare neppure le visite alla Cittadella di Amman dalla quale si ha una visione a 360° sulla capitale, a Jerash, sito greco – romano davvero ben conservato e ad Al-Beidha, detta Piccola Petra o Petra Bianca, costruita vicino a Petra per ospitare le carovane provenienti dall’Arabia e dall’Oriente, dirette in Siria e in Egitto.
Insomma, la Giordania è un Paese davvero affascinante e chissà se prima o poi riuscirò a portarci il marito (scusa buona per tornare in questi luoghi da sogno)…