Sul Lago Yamdrok Tso in Tibet, dove l’azzurro non è solo in cielo

Il Lago Yamdrok, il lago dalle acque turchesi, è uno dei quattro grandi laghi sacri del Tibet (gli altri tre sono il Lhamo La-tso, il Namtso e il Manasarovar). Ha una lunghezza di 72 chilometri, si trova a 4488 metri di altezza, copre una superficie di 678 metri quadrati. Situato a circa 100 chilometri dalla città  di Gyantse e Lhasa , in una terra di grande bellezza naturale, ha forma di un ventilatore ed è circondato dalle montagne nevose e alimentato da numerosi corsi d’acqua.

I tibetani lo riveriscono e pensano che abbia poteri spirituali dovuti allo spirito della zona. Secondo la mitologia tibetana, Yamdrok, infatti, è l’incarnazione di una Dea.

Guardando in basso da una delle montagne vicine, si può vedere il Lago Yamdrok, a detta dei tibetani stessi, come un sacro zaffiro caduto tra le montagne. Lo Yamdrok si trova ad un’altitudine che non favorisce alcuna forma di vita, ma nonostante ciò, non è raro imbattersi in gruppi di yak, animale tipico dell’altopiano tibetano (ma, se ci seguite, lo avete già visto nei nostri reportage dalla Mongolia) e in pastori che portano le pecore al pascolo. Il lago, infatti, è puntellato di piccole isole, la cui erba è molto fertile. Qui, si riposano anche stormi di uccelli selvatici.

Il nome tibetano del lago è Yamzhog Yumco che significa “il lago dei cigni”, e Yamdrok ha anche altri nomi bellissimi ed esplicativi, come “lago di corallo” o “lago di giada verde”. Il nome “lago di corallo” deriva dalla sua forma irregolare: ha molti corsi secondari che si disperdono attorno alle montagne, facendolo assomigliare al corallo. Il nome “lago di giada verde” rimanda al suo aspetto meraviglioso, per l’acqua pura e cristallina, come la superficie della giada.

Lo Yamdrok è il più grande lago con acqua fresca alle pendici meridionali dell’Himalaya. Sdraiata sotto il sole, la distesa d’acqua sembra uno specchio luminoso. Il riflesso del sole sull’acqua di differente profondità  rende il lago ancor più affascinante e misterioso con differenti colori.

Il lago è anche la sede del famoso monastero di Samding che si trova nella penisola che si protende nel lago. Il monastero è l’unico monastero tibetano che sia governato da una donna, unica Lama femminile in Tibet. Il monastero non è un convento, ma una comunità  di circa trenta monaci e monache guidato da una donna, incarnazione della lama. Yamdrok, non a caso, è ritenuto il Guardiano Femminile del Buddismo Tibetano. Si crede che benedica e protegga il popolo. Ogni anno tanti devoti del Tibet e, persino quelli di altri parti del mondo, vengono in pellegrinaggio. Alcuni di loro si prostrano a terra ogni tre passi anche se la distanza che il separa dal lago è di centinaia di chilometri. I pellegrini e i turisti possono camminare lungo il bordo del lago e contemplare da lontano il vecchio castello che ha sede su una delle sue isole. Tutti questi visitatori aggiungono mistero e dignità  al sacro lago.

Salendo in alto, sul passo, spesso battuto da venti gelidi tutto l’anno (noi ci siamo stati in agosto e vi assicuro che l’aria tagliava il viso), potrete godere di una vista mozzafiato.

Per quanto riguarda l’altitudine, vi consigliamo di leggere il nostro articolo, dedicato proprio a questo argomento, nella rubrica “la dispensa del viaggiatore” e prendere le dovute precauzioni, prima di intraprendere il viaggio in Tibet.

By https://sarainviaggio.altervista.org