Ripensando a Tashgurkan…

Tashgurkan è una città piccola e accogliente, il centro amministrativo del distretto autonomo del Tagikistan nello Xinjiang in Cina, situata in un’ampia valle circondata dalle cime innevate del Pamir, a 230 chilometri a sud della leggendaria Kashgar (di cui vi ho già parlato in un altro reportage).

La popolazione, qui  a  Tashkurgan, è composta da cinesi, tagichi e uiguri.

Il nome Tashkurgan (tradotto da Uighur – “collina di pietra, castello di pietra”) è dovuto all’antica fortezza che sovrasta la città sull’alta collina.

Questo “Forte di pietra”  è stato un’altra sfortunata vittima della rivoluzione culturale cinese, ma puoi ancora immergerti nella sua storia di oltre 2.000 anni osservando i resti sbriciolati di quella che doveva essere stata una volta una fortezza impressionante.

All’inizio è poco più di un tratto di terra ricoperto di rocce, ma presto il forte appare in vista.  Poche rovine salvano mura fatiscenti in cui si vedono alcuni buchi profondi che un tempo erano usati come pozzi per portare l’acqua dalle praterie vicine.

Si affaccia sulle pittoresche praterie e si scorgono le maestose vette che incoronano l’intera regione.  Con le sue meravigliose praterie e cime innevate, il panorama è mozzafiato da tutti i lati.

Abbiamo visitato Tashkurgan, in transito sulla via per il Pakistan, la cui frontiera si trova sul passo Kunjerab (4800 m) a 120 km.

La strada ( che è già Karakarum Highway) da Kashgar a Tashkurgan è incredibilmente bella e corre vicino al lago Karakul, la vetta del Kongur (7719 m.) e del Muztag Ata (7546 m). Potete, percorrendola, incontrare mandrie al pascolo e persino i cammelli della battriana (come in Mongolia).

Poi si arriva alla frontiera cinese e comincia una lunghissima trafila burocratica per poter uscire dalla Nazione.

La Karakorum Highway comunque continua il suo lungo percorso fino ad Islamabad e, con lei, il nostro viaggio.

By https://sarainviaggio.altervista.org/