Potosì e il Cerro Rico: il duro lavoro dei minatori boliviani

Potosì rappresenta un meraviglioso comune facente parte della Bolivia, situato precisamente nella provincia di Tomás Frías. Questa splendida città risulta essere particolarmente famosa grazie alla presenza delle sue miniere d’argento presso il vicino Cerro Rico. Situata a ben 4.090 metri di altitudine, stima che le permette di essere considerata una delle più alte città del mondo, Potosì è stata classificata, già dal lontano 1987, patrimonio mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, come riconoscimento della straordinaria quantità di monumenti, industriali e culturali, ivi presenti.

Il convento di Santa Teresa

Potosì è una città imperiale fondata nel 1546 come città mineraria, ma ben presto produsse talmente tante ed ingenti ricchezze da diventare, dopo Città del Messico, la più grande città dell’America latina: i luoghi più importanti sono situati intorno alla Plaza Principal, dove è ubicata la Casa de la Moneda, splendido edificio barocco che ospita maschere, dipinti coloniali ed una collezione di monete coniate nella città per la Vecchia Europa.

Veduta dei tetti di Potosì e di parte del Cerro Rico (sulla destra)

Con le sue strade strette e pittoresche, i suoi palazzi, le sue belle chiese barocche oggi Potosì è una delle città più affascinanti della Bolivia, quella che ha conservato gli esempi più belli e significativi dell’arte rinascimentale e barocca ispanica. Centro della città è la Piazza 10 de Novembre, intorno alla quale si trovano le costruzioni più interessanti: il palazzo del Cabildo, quello del Tesoro Reale, il convento di Santa Teresa con belle raccolte di arte religiosa, la Cattedrale e la casa real de la Moneda (zecca), quest’ultima cinquecentesca, ma rifatta nel Settecento.

Si entra nella miniera

Nel palazzo della zecca, oltre a pregevoli raccolte numismatiche, si trova una galleria di quadri di epoca coloniale. Tra le numerose chiese barocche, le più interessanti sono la chiesa della Compagnia, San Francesco e San Lorenzo, mentre San Martin è notevole soprattutto per il bell’interno.

La città mineraria di Potosì, come ho già accennato all’inizio, si trova alla base del Cerro Rico, una montagna “d’argento”, in quanto ricca di questo metallo prezioso e nota per essere stata colonizzata dall’impero spagnolo. Nonostante la quantità notevole di argento, la popolazione è sempre rimasta molto povera e molti lavorano in condizioni addirittura pericolose e molto difficili all’interno delle miniere.

Al cospetto del TIO

Noi siamo andati a visitarne una.Un minatore ci ha fatto da guida. Equipaggiati come minatori, ci siamo fermati innanzitutto in un negozio di materiale per minatori. Vi ho comprato delle offerte per El Tio, un diavoletto amico dei minatori, oltre che per i minatori e le loro famiglie. Lì abbiamo toccato con mano quanto sia dura la vita dei minatori e perché i giornali riportino alcune notizie di loro ribellioni e proteste, poi sfociate nel sangue.

Abbiamo visto minatori immersi nel loro lavoro, percepito la potenza del silenzio in queste miniere (un minuto di silenzio nel buio più completo è davvero inquietante) e provato a capire lo spirito della montagna: si è rivelata una visita toccante e, al tempo stesso, straordinaria, una di quelle che lascia il segno.

Le piazze e le vie di Potosì la sera prendono vita

La sera, presso la casa coloniale dove soggiornavamo, abbiamo avuto il piacere di avere, solo per noi, un gruppo di musicisti locali con cui abbiamo cantato e ballato quello che sarebbe subito diventato “il tormentone” del resto del viaggio: “Sì, sì, sì, yo soy de Potosì”, perché, alla fine, ci siamo sentiti un po’ parte della realtà locale, ben accetti e ben voluti da tutti.

By https://sarainviaggio.altervista.org

Potosi è una città imperiale fondata nel 1546 come città mineraria, ma ben presto produsse talmente tante ed ingenti ricchezze da diventare, dopo Città del Messico, la più grande città dell’America latina: i luoghi più importanti sono situati intorno alla Plaza Principal, dove è ubicata la Casa de la Moneda, splendido edificio barocco che ospita maschere, dipinti coloniali ed una collezione di monete coniate nella città per la Vecchia Europa.

Potosi è una città imperiale fondata nel 1546 come città mineraria, ma ben presto produsse talmente tante ed ingenti ricchezze da diventare, dopo Città del Messico, la più grande città dell’America latina: i luoghi più importanti sono situati intorno alla Plaza Principal, dove è ubicata la Casa de la Moneda, splendido edificio barocco che ospita maschere, dipinti coloniali ed una collezione di monete coniate nella città per la Vecchia Europa.