Perché sento la necessità di andare praticamente ovunque?

Quante volte ci siamo fatti questa domanda o ce l’hanno posta gli altri…

Quando ero bambina, amavo i libri che parlavano del nostro Pianeta, guardavo documentari e telefilm ambientati un po’ ovunque (“Hazzard”, “Il mio amico Arnold”, “L’uomo di Singapore”, ecc…), adoravo i film di avventura ed esplorazione. Con i miei genitori ero felicissima di scoprire l’Italia durante le vacanze scolastiche e, in prima media, ho chiesto loro di portarmi a Parigi sulla scia di entusiasmo e ammirazione per “Lady Oscar”.

Ricordo ancora i miei primi libri legati alla storia della Terra, agli Egizi, agli antichi Greci, agli Ittiti, all’Universo, agli animali, agli antichi Romani e chi più ne ha più ne metta, ma, soprattutto, ricordo bene quell’immagine del teatro di Leptis Magna (in Libia)  sul mio testo di storia dell’Università, che mi ha fatto sognare a lungo, così come la Maschera d’oro di Tutakhamon e quella di Agamennone.

Storia è sempre stata, insieme alla storia del’arte, la mia materia preferita, in particolare quelle antica e medievale. Tuttavia, anche la natura, gli animali, le piante, i paesaggi che vedevo sui testi di scienze e geografia, nonché, come ho già detto, nei documentari, mi lanciavano input per il futuro.

Poi vennero l’antropologia e la storia delle religioni a completare l’opera, assieme ai libri di Wilbur Smith e altri.

Insomma, tanto materiale…tanta curiosità e voglia di toccare con mano il mondo reale. Così ogni viaggio, lungo o corto, vicino o lontano, o un semplice giro per la mia città o la mia Regione, diventa, da sempre, oggetto di studio, di riflessione, di voglia conoscere, scoprire e cercare di andare l’oltre le apparenze, di entrare in un contatto intimo e vivo con ogni cosa che mi circonda: dal semplice sasso alla roccia incisa che mi racconta una storia, dalle piante e i fiori, all’albero millenario che, se potesse parlare, chissà quanto potrebbe soddisfare la mia voglia di conoscere il passato.

Comunque, anche il presente mi interessa molto e, quando viaggio, mi aspetto un mix di tutto ciò che più interessa. Oltre alla voglia di conoscere e scoprire, con me viaggiano anche la voglia di assaggiare un particolare cibo, di ascoltare un determinato ritmo, di percepire odori, profumi, sensazioni, di incontrare volti e persone da ricordare, di fare nuove amicizie…

Non viaggio perché ho i soldi e non so cosa farmene,  per fuggire dalla routine o per trovare me stessa. Quante volte ho sentito, anche in televisione, persone dire – viaggio per trovare me stesso – e la cosa che più mi ha sconcertata è il fatto che venissero elogiate per questa dichiarazione, quasi fosse la vera motivazione per viaggiare!!! Io so chi sono e cosa voglio, non devo fuggire da nulla o da nessuno e, soprattutto, non devo trovare me stessa, anzi, se mai, devo “arricchire” me stessa con  tutto ciò che un viaggio (ma anche, e non mi stuferò mai di ripeterlo, un’escursione fuori porta, un giro nel centro storico della propria città, ecc…) può dare alla mia mente, alla mia anima, ai miei occhi.

Per chi non l’avesse letto, il motto di “Moving around a World” è:

Da ogni viaggio scopriamo un po’ degli altri e ancora un po’ di noi stessi. Viaggiamo per scoprire, per conoscere, per meravigliarci, per evadere: viaggiamo per mille motivi. Ognuno ha i propri. Poco importa la meta, vicina o lontana, l’importante è che ci lasci qualcosa nell’anima, nel ricordo, negli occhi e nel cuore! A volte potrà anche deluderci, indignarci, non corrispondere a ciò che avevamo immaginato, ma non importa…anche queste sono sensazioni che ci porteremo dentro per sempre. Per questo motivo non esistono mete giuste o sbagliate, peggiori o migliori di altre: ogni volta ci lasciano qualcosa! E allora si continua a viaggiare…e a vivere!

E allora girate, viaggiate, scendete per le vie della vostra città, o, semplicemente, se vi va, seguiteci qui e su facebook e ci faremo “virtualmente” compagnia nel nostro breve o lungo, vicino o lontano, girovagare per il Mondo! In fondo  dentro ciascuno di noi c’è un Indiana Jones, un Beppe Tenti (Overland), un Alberto Angela, o un Folco Quilici, ecc… nascosto!

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