Mérida, “perla” dello Yucatan

Tra tutte le città e cittadine coloniali e non  viste in Messico, Mérida mi ha davvero catturata! L’atmosfera, i colori, le persone, sono vivaci e, passeggiare per le sue vie, assaporando questo mix è davvero bellissimo. Ma cosa fare in una città che, tra l’altro è la più grande dello Yucatan, eletta quest’anno Capitale della Cultura 2017?

Il Palazzo del Governo

La prima cosa da fare assolutamente è camminare per il centro storico di questa perla. Essendo, una città coloniale ha una struttura architettonica particolare che vi lascerà senza fiato. Non affidatevi ad una guida turistica ma, mischiatevi tra la gente che vive lì. Dopo una camminata, godetevi un po’ di relax nella piazza principale di Mérida, Plaza Grande. Fate quattro chiacchiere con la gente del posto o con i venditori piazzati dietro le loro bancherelle e, soprattutto, andate a gustarvi un dessert (un dolce o un gelato) nella gelateria pasticceria sotto i portici che, ha compiuto da poco, i cento anni di attività. Visitate la cattedrale situata di fronte la piazza, dedicata a San IIdelfonso, inaugurata nel 1598 e, per questo, la più antica di tutto il continente. Al proprio interno viene celebrata l’unione tra la cultura maya e quella spagnola.

L’Università dello Yucatan

Andate anche al Palazzo del Governo, sempre nei pressi della Piazza Grande.  Costruito alla fine dell’Ottocento, questo edificio è stato un silenzioso testimone della turbolenta storia del Messico agli inizi del Novecento. All’interno, infatti,  colpiscono i murales dipinti dall’artista yucateco Fernando Castro Pacheco, che rappresentano scene tratte dalla storia della città. Noi, dal canto nostro, siamo stati fortunati perché avvicinati ed invitati da un dipendente, la sera stessa, ad assistere ad uno spettacolo di danze tradizionali, che fanno apposta, nel salone principale, per le personalità locali tra cui il sindaco della città. Un grande onore per noi viaggiatori stranieri! Affianco, comunque, c’è un centro culturale nel quale, spesso, si tengono mostre e spettacoli per tutti. 

Visitate poi, non poco lontano, anche il mercato dell’artigianato, in uno splendido edificio coloniale ed assaggiate le specialità culinarie in qualche ristorantino oppure, se ci sono, presso le bancarelle dello street-food vicino alla Cattedrale  (quando c’eravamo noi era l’ultimo dell’anno quindi le avevano allestite per tempo, con tanto di tavolini e sedie al coperto). Merida, infatti, è famosa per la sua cucina, che  si distingue leggermente da quella tradizionale messicana perché influenzata dalla cultura indigena locale e dai sapori dei Caraibi. Da provare anche la sopa de lima (zuppa di lime), il recado negro (tacchino stufato) e, per chiudere alla grande, il manjar blanco (un dessert al cocco).

La Casa dell’Artigianato

In poche parole Mérida è una città tutta da gustare… lentamente!