Lo Swaziland, piccolo gioiello africano

L’affascinante regno dello Swaziland è minuscolo, ma vanta un gran numero di attrattive. Amate osservare gli animali? Nel paese ne troverete moltissimi. Volete cimentarvi con attività come il rafting e la mountain bike? Non avrete che l’imbarazzo della scelta. Vi attira la cultura locale? Anche in questo caso non resterete delusi. E, come se non bastasse, ci sono fantastici sentieri naturalistici, magnifiche montagne e pianure e oggetti d’artigianato di splendida fattura.

Svizzera? No Swaziland!

Spesso, il paesaggio rurale è dominato dalle piantagioni di ananas e ci siamo quindi fatti raccontare un po’ dai coltivatori locali come si coltiva questo frutto da me particolarmente apprezzato.

Abbiamo avuto modo di vedere anche una nuova diga la cui costruzione ed efficienza non lasciano proprio immaginare di essere in Swaziland, quanto più in Europa. Ma, avendo una popolazione prevalentemente contadina, l’acqua deve arrivare ai villaggi ed alle coltivazioni.

Governato da re Mswati III, l’ultimo monarca assoluto dell’Africa che – nonostante le critiche – è oggetto di orgoglio nazionale, lo Swaziland è un paese tranquillo, abitato da gente ospitale e privo di conflitti razziali.

Gli Ananas dello Swaziland

L’eccellente rete viaria dello Swaziland rende il viaggio molto confortevole, mentre le strutture ricettive spaziano dagli ostelli agli alberghi per famiglie e dai lodge immersi nella natura agli alloggi di lusso. Molti visitano rapidamente il paese lungo il tragitto per il Kruger National Park, anche se meriterebbe un soggiorno di almeno una settimana.

Noi non ci siamo potuti dilungare troppo perché il nostro viaggio comprendeva anche la Repubblica Sudafricana, lo Zimbabwe e lo Zambia, ma ci sarebbe piaciuto davvero approfondire meglio la conoscenza di questo Paese. Sarà per la prossima volta…magari insieme all’altra piccola nazione dell’Africa, il Lesotho.

Risveglio in Swaziland

Lo Swaziland conserva una natura incontaminata e delle tradizioni ancestrali ancora piuttosto sentite dalla popolazione. Gli Swazi, per altro, sono proverbiali, per accoglienza e gentilezza e, vi possiamo assicurare, che non è una leggenda.

Il paese non è molto urbanizzato, dunque è davvero semplice trovare dei piccoli angoli di paradiso, passeggiando per qualche minuto. La parte centrale del paese, inoltre, è ricca di sentieri demarcati. In alcune riserve abbiamo girato tranquillamente a piedi e, in tutta libertà, visto zebre, impala, facoceri, leoni e coccodrilli…

Famiglia!!!

Le strutture ricettive, come vi avevo già accennato, sono varie e per tutte le tasche. La nostra poi è stata tutta una sorpresa (ci hanno acceso il caminetto sia la sera che la mattina presto: davvero stupendo!), come, del resto, ogni cosa in questo questo staterello, prima, almeno per noi, quasi sconosciuto.

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