La Magia delle Dune del Deserto della Namibia

Pensando di tornare sul Lago di Iseo, questa volta senza la folla per le passerelle arancioni di Christo, mi è tornato in mente  il Deserto del Namib, arancione pure lui. Qui, ci si rende conto, per l’ennesima volta, quanto la Natura sia un’artista straordinaria ed ineguagliabile. Così ho ripescato alcuni scatti presso le Dune di Sossusvley e, adesso, vi porterò in questo luogo straordinario.
Le dune di Sossusvlei, le più alte del mondo, sono il cuore del Namib Naukluft Park. Una volta giunti sulla cima di queste montagne soffici, il paesaggio ha pochi eguali al mondo.

Alcune orici pascolano tra le dune
Alcune orici pascolano tra le dune

Le dune, alte quasi 400 metri, hanno un colore intenso, con sfumature di rosa e arancione. Si sono modellate attorno a una pozza d’acqua occasionale (vlei in lingua afrikaans) in un’area stretta tra i fiumi Koichab e Kuiseb, nella parte più accessibile del deserto del Namibia meridionale. Il momento migliore per visitare Sossusvlei è l’alba o il tramonto perché i colori delle montagne di sabbia sono particolarmente vivaci e la temperatura non è rovente come nelle ore centrali della giornata. L’itinerario tra le dune parte da Sesriem, un piccolo villaggio dove si trovano gli uffici che rilasciano i biglietti di ingresso al parco. La prima duna che si incontra lungo il tragitto Sesriem-Sossusvlei è la “duna di Elim”, a soli 5 chilometri da Sesriem. “Elim” era il nome di una fattoria che si trovava un tempo in questa zona, prima che il terreno venisse annesso al parco nazionale. Proseguendo lungo la strada ecco la sagoma della “duna 45”, chiamata così perché si trova al 45º km dell’arteria Sesriem Sossusvlei. La 45 viene considerata la duna più fotografata del mondo. Ha una forma particolarmente elegante ed è alta 80 metri.

La famosa Duna 45
La famosa Duna 45

Man mano che ci si avvicina a Sossusvlei spunta la sagoma enorme della “Big daddy”, la duna più alta al mondo con i suoi 390 metri. Viene chiamata anche “Duna 7” perché è la settima che si incontra dopo aver attraversato il fiume Tsauchab. La “Big Daddy” si trova all’estremità del percorso che conduce da Sossusvlei a Deadvlei, proprio di fronte a un’altra duna imponente, denominata “Big Mama”, alta 350 metri. Sossusvlei è un pianoro di forma ellittica, coperto da una crosta di sabbia salina screpolata. Il pianoro è il fondo di un lago quasi sempre asciutto, ed è stato modellato attraverso i millenni dalle acque dello Tsauchab, secco per la gran parte dell’anno, che si riempie d’acqua solo in occasione di piogge particolarmente intense; in queste occasioni, può accadere che la piana di Sossusvlei venga alluvionata (una delle ultime alluvioni di Sossusvlei avvenne nel 1997).

Dall'alto di una duna
Dall’alto di una duna

A due chilometri dal pianoro c’è un’altra delle attrazioni più apprezzate dai visitatori: Deadvlei, una depressione caratterizzata da un suolo di sabbia bianca, simile a Sossusvlei. Il percorso fra le due aree si può fare solo a piedi, camminando sulle dune. In passato Deadvlei era un’oasi di acacie; in seguito, il fiume che alimentava l’oasi mutò il proprio corso in seguito al movimento delle dune. A ciò si deve l’elemento più caratteristico di Deadvlei, ovvero un grande numero di alberi morti di acacia, che hanno assunto col tempo un colore molto scuro che contrasta col bianco del suolo e l’arancione delle dune.

Le acacie nere di Deadvlei
Le acacie nere di Deadvlei

Noi siamo stati qui ad agosto del 2011, quando nell’emisfero australe era inverno, ma qui l’inverno è stagione per lo più secca. Tuttavia, la pioggia caduta giorni addietro ha fatto fiorire il deserto per la gioia nostra e degli animali. Se volete intraprendere anche voi un viaggio in Namibia, vi consiglio di iniziare a prenotare per tempo voli e strutture in cui alloggiare. Non sottovalutate nulla. Anche se non è necessaria alcuna precauzione medica, sempre di Africa si tratta, quindi optate innanzitutto per la vostra sicurezza affidandovi a guide esperte e ai ranger dei Parchi (tra l’altro questi sanno sempre come, quando e dove scovare gli animali), non andando in giro di notte, bevendo solo acqua in bottiglia sigillata, seguendo sempre le direttive e i consigli che vi verranno dati o letti nei regolamenti. Il viaggio rimane una gran bella esperienza se vissuto senza gravi imprevisti o pericolose imprudenze che, specialmente in un luogo come l’Africa, possono anche costarci la vita. Per il resto andate tranquilli e godetevi la magia del deserto, la maestosità dei paesaggi, il fascino della vita selvaggia e, state pur certi, ne sarete conquistati!!!

Le nostre ombre...al lavoro
Le nostre ombre…al lavoro

Questi scatto sono stati fatti da me dopo la salita in cima ad una serie di dune. Devo dire che salendo, per via della sabbia in continuo movimento, si fanno un passo avanti e due o tre indietro perciò si fatica davvero, ma ne vale assolutamente la pena! Non lo pensate anche voi?

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