Dal 23 dicembre 2002 al 9 gennaio 2003 abbiamo vagato per Cuba e, alla fine, ci siamo rilassati a Santa Lucia, prima di rientrare. Tuttavia, le mete per il mare sono parecchie, quindi potete scegliere tranquillamente dove riprendere fiato prima del rientro.
PARTENZA: MILANO MXP – LA HABANA
Arriviamo a La Habana nel pomeriggio e ci trasferiamo in albergo. La città, adagiata intorno alla baia naturale, è una metropoli in continua evoluzione ma la parte di “Havana Vieja” mantiene intatta la sua impronta coloniale. Di questa città trovate anche un mio reportage tutto dedicato a lei nella rubrica “Reportage dall’America” (qui troverete anche un altro reportage “Cuba, l’isola della rivoluzione”).
LA HABANA
Al mattino, iniziamo con la visita (a piedi) del vasto Centro Storico, dichiarato Patrimonio dell’UNESCO: visitiamo le principali piazze, interessanti sia dal punto di vista architettonico che storico: Piazza della Cattedrale, Plaza de Armas, la Plaza Vieja e la Piazza San Francesco di Assisi. Dopo il pranzo nel pomeriggio proseguiamo con una visita panoramica che ci permetterà di ammirare il Campidoglio, il Parco Centrale, la Piazza della Rivoluzione, il Mirador del Castello del Morro, la sua fortezza (qui abbiamo acquistato ottimi sigari per mio padre). E di sera…La Havana by night: ce ne andiamo in giro a scoprire la notte della capitale cubana, riservandoci poi qualche ora per riposare.
Alla fine nessun posto al mondo è come La Habana. Da La Habana Vecchia allo spettacolare sfacelo del centro, questa città di leali sopravvissuti e di musicisti magistrali balla instancabile al ritmo sincopato della rumba. L’Habana Vieja anche detta intramuros, è il più vasto centro di arte coloniale di tutta l’America Latina ed è stato dichiarato dall’Unesco “Patrimonio Culturale dell’Umanità”. Giratela, vivetela, assaporatela, soffermativi a rielaborare ogni esperienza, ogni attimo che avete passato qui prima di andare oltre!
LA HABANA – GUAMA – LA HABANA
Di buon mattino partiamo per il Parco Montemar, dove si trova la più estesa palude dei Caraibi, e visitiamo la Aldea Taina, una accurata ricostruzione di un villaggio di aborigeni, e l’allevamento di coccodrilli. Assaggiamo la carne di questo animale che, solitamente, assaggerebbe noi, ma, mentre lui probabilmente rimarrebbe entusiasta della carne umana, noi non lo siamo per la sua: ci appare un po’ stopposa e un mix di gusto tra il pollo e il pesce… Nel pomeriggio rientriamo a La Habana e ci facciamo ancora un bel mohito tra le sue viuzze.
LA HABANA – CIENFUEGOS – TRINIDAD
Dopo la colazione partiamo per Cienfuegos: città incantevole situata sul litorale della omonima baia. Cienfuegos, fondata nel 1819 con il nome di Fernandina de Jagua dal francese Luis de Clouet, è conosciuta come la perla del Sud, caratterizzata dal tracciato ampio e rettilineo delle sue strade, il buon gusto e la raffinatezza. Tipica città portuale con l’architettura coloniale in stile francese e magnifiche costruzioni in stile neoclassico ed eclettico. Il suo centro storico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2005 è un singolare esempio di urbanistica cubana e caraibica del XIX secolo. Il bellissimo Paseo del Prado termina proprio dove inizia il lungomare che conduce a Punta Gorda, un quartiere che conserva ancora il suo splendore con alcune case di architettura in legno ed il Palacio de Valle, risalente all’inizio del 900, dall’architettura molto particolare che comprende diversi stili: moresco, romano, gotico e veneziano. Nel pomeriggio proseguiamo per Trinidad.
Trinidad, conosciuta come “città museo”, è uno degli insediamenti coloniali meglio conservati di tutti i Caraibi, dall’epoca in cui il commercio dello zucchero era l’attività principale in questi luoghi. Fondata da Diego Velázquez nel 1514, per la sua bellezza è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1988 insieme a la Valle de los Ingenios una delle zone più prospere di Cuba, dove si trovano gli antichi zuccherifici risalenti al XIX secolo. Gli edifici di Trinidad sono un susseguirsi di magnifici balconi, scalinate, portoni, fregi, coloratissime facciate. Nella Piazza Mayor sono ubicati il Palazzo Brunet, il Palazzo Sánchez Iznaga e la Chiesa della Santissima Trinità, bellissimi esempi di architettura del XVIII° secolo.
TRINIDAD
Oggi visita di Trinidad: a piedi lungo le stradine acciottolate dove si affacciano le sontuose residenze dei ricchi coltivatori signori della città.: abbandonate in perfette condizioni, in seguito all’abolizione della schiavitù nel 1883, hanno visto una rapida decadenza; recentemente sono state restaurate perfettamente anche a cura dell’Unesco che ha dichiarato la città “Patrimonio Culturale dell’ Umanità”. Girovagando e ammirando le bellezze di Trinidad, saliamo poi sul campanile della Chiesa della Santissima Trinità per vedere la cittadina dall’alto, entriamo in una delle “case della trova”per ascoltare un po’ di musica locale e berci un fresco mohito e, in ultimo, visitiamo il mercato dei pizzi e merletti delle donne locali. A proposito… Visitiamo anche il piccolo e interessante museo Historico Municipal con belle sale affrescate e ammobiliate e un superbo panorama. Sostiamo, in quanto vendiamo parecchie persone andare lì, alla Chanchanchara , un piccolo bar nel quale, per fortuna, il turismo non riesce a togliere completamente l’atmosfera, famoso per il suo omonimo cocktail di agua ardiente, miele e succo di lime, con musica dal vivo. Pranziamo in un ristorante (perché tra mohito e chanchanchara insieme alle temperature piuttosto alte si vacilla un po’) e proseguiamo alla volta di Santa Clara.
Santa Clara, capoluogo della Provincia di Villa Clara fu fondata il 15 luglio 1689. Oggi è famosa per le vicende legate alla Rivoluzione ed in particolare per il ricordo del leggendario Comandante Ernesto Che Guevara, ucciso dall’esercito boliviano nel 1967, le cui spoglie e quelle di altri combattenti sono conservate nel Mausoleo che porta il suo nome. A Santa Clara il Che vinse la battaglia conosciuta come l’assalto al “treno blindato” contro l’esercito del dittatore Fulgencio Batista che fu decisiva per la vittoria della Rivoluzione.
SANTA CLARA
Iniziamo della emozionante visita al Mausoleo dedicato a Che Guevara e del treno blindato, che racconta l’evento considerato l’inizio della caduta della dittatura di Fulgencio Batista che fino ad allora aveva governato il paese. Proseguiamo con la visita di Santa Clara e, dopo aver pranzato in un ristorantino tipico, ci muoviamo verso Camaguey,con sosta a Sancti Spiritus per una visita panoramica di questa piccola città coloniale.
Camaguey è conosciuta come la città delle giare (ciudad de los tinajones), contenitori di argilla che venivano utilizzati in epoca coloniale per raccogliere l’ acqua piovana e farne delle scorte per i periodi di siccità. Camaguey fu fondata su un reticolo di vie diverso da quello di qualsiasi città della Spagna coloniale, qui i vicoli disegnano un labirinto degno di una medina araba, nascondendo chiese cattoliche e piazze triangolari e svelando un lascito artistico ogni volta diverso.
CAMAGUEY- BAYAMO – SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA …DEL COBRE
Dopo la colazione visitiamo Camagüey, in particolare le sue quattro piazze dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Proseguendo per per Santiago de Cuba, facciamo sosta a Bayamo per la visita della zona coloniale. Pranziamo in ristorante locale e continiamo per il Santuario de Nuestra Señora de la Caridad del Cobre dove viene venerata la Virgen del Cobre, patrona di Cuba.
Santiago de Cuba, la più caraibica delle città cubane, terra di contrasti, ubicata tra il mare e le montagne della Serra Maestra fu fondata da Diego Velázquez nel 1515 e Fidel Castro la scelse per promuovere la sua rivoluzione nazionalista. Capitale culturale, centro di sviluppo della letteratura, dell’architettura e soprattutto della musica, Santiago può vantare di essere la “patria” di quasi tutti i generi musicali di Cuba, dalla salsa al son. Numerosi sono i luoghi di interesse, primo fra tutti il Cuartel Moncada, dove ebbe inizio la lotta rivoluzionaria contro la dittatura con il tentato assalto da parte di Fidel Castro alla caserma, il 26 luglio 1953 diventata giornata di festa nazionale. Il Parco Céspedes è la piazza principale della città, sempre animatissima e ricca di edifici storici bellissimi come la Cattedrale e la Casa di Diego Velázquez, splendida dimora coloniale oggi adibita a museo. Interessanti i musei di Emilio Bacardi che raccoglie opere d’arte di varie epoche, il museo della Lotta clandestina e la casa natale di José María Heredia, il primo poeta romantico delle Americhe. Una delle strade più conosciute è la Calle Padre Pico, in onore del sacerdote cattolico Bernardo del Pico Redin, formata da una scalinata che è la porta d’ingresso al quartiere Tivolì, di influenza francese, molto caratteristico con le case colorate sul porto e scenario del famoso Carnevale di Santiago che si svolge tutti gli anni nel mese di luglio. All’entrata della città si trova la monumentale Piazza della Rivoluzione a ricordo dell’eroe nazionale Antonio Maceo e a 10 km da Santiago il Castillo del Morro, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1997 per il suo straordinario valore storico e architettonico. La costruzione della fortezza iniziò nel 1638 su progetto dell’ingegnere italiano Gian Battista Antonelli per proteggere la città dagli attacchi dei corsari e dei pirati che all’epoca devastavano le coste dei Caraibi.
SANTIAGO DE CUBA
Dedichiamo l’intera giornata alla visita di Santiago, ricca di storia, dal fascino seducente e dallo stile architettonico unico. Santiago è anche considerata la “Capitale” orientale e Culla della Musica e della Rivoluzione Cubana. Visitiamo anche la Caserma Moncada, il Parco Céspedes, fulcro vitale del centro storico della città, il Museo della Piratería ed il Castello del Morro, sulle alture a oriente del canale della baia. Pranziamo in ristorante locale e via verso La Habana, in volo naturalmente.
LA HABANA – CAMAGUEY – SANTA LUCIA
In sostanza, per raggiungere la nostra meta finale in tempo per festeggiare l’anno nuovo, abbiamo preso due voli interni: uno da Santiago a L’Avana (la sera prima, dormendo quindi nella Capitale), l’altro da questa a Camaguey e poi via…verso Santa Lucia!
Il percorso è stato piuttosto lungo e, pertanto, abbiamo fatto delle soste, ma, come vi dicevo all’inizio, siete assolutamente liberi di scegliere la meta relax che preferite tra le classiche Cayo Largo, Varadero… Noi abbiamo scelto questa località perché in una zona poco battuta dal turismo a causa soprattutto della distanza dalle principali città (Camaguey dista 110 km) e dai maggiori aeroporti.
SANTA LUCIA – CAMAGUEY – LA HABANA
Il 7 gennaio abbiamo fatto il percorso opposto e siamo tornati a La Havana
RITORNO: LA HABANA – MILANO MXP