Itinerari Italiani: Ravenna, la Capitale del Mosaico Bizantino

Ravenna è una città che merita una certa attenzione, soprattutto, se come me, siete appassionati di mosaici. Dalla prima volta che li ho studiati sui miei libri di arte, ho desiderato di vederli dal vivo. Peccato che, nelle varie gite scolastiche, i nostri professori non l’abbiano mai scelta. Ad oggi, invece, vi si recano sempre più studenti, ma non solo. A Ravenna il turismo è variegato, non solo scolastico, ma anche religioso, letterario (ricordiamo che il sommo poeta Dante Alighieri è sepolto qui), locale, straniero, ecc… tutti accomunati dalla voglia di scoprire le meraviglie che la città offre. E così ci sono anche io! Seguitemi!

La tomba di Dante Alighieri

Parto proprio col vedere la Tomba del Sommo Poeta, del quale mi è sempre piaciuta la “Divina Commedia”, in quanto viaggio oltre l’immaginazione. Costruita nel Settecento, sopra quella più modesta del Quattrocento,  è collegata, all’esterno, con l’attiguo Convento di San Francesco, nel quale si tennero i funerali di Dante, e nel quale il Poeta venne tumulato. Oggi la Tomba di Dante è considerata monumento nazionale, e attorno ad essa è istituita la Zona Dantesca, nella quale è obbligatorio rispettare il silenzio.

Il chiosco del Convento di San Francesco

Subito dopo, mi reco verso Piazza del Popolo, il cuore della città, ricavata nel XIII secolo. Fino al 1483 era solo un terreno erboso e fu durante la dominazione veneta che venne ampliata e pavimentata. Il Palazzo Comunale sorge proprio ove una volta scorreva il fiume Padenna. È congiunto al vicino palazzetto veneziano da un voltone. Sotto ad esso si nota sulla: destra lo scalone di accesso al palazzo comunale, che risale al Quattrocento, e la fontanella in pietra, addossata ad uno dei pilastri del portico. A sinistra c’è il Palazzetto Veneziano, cosiddetto perché eretto dai veneziani sempre nel Quattrocento. Insomma, una piazza davvero magnifica!

Piazza del Popolo

Lasciata Piazza del Popolo, è la volta del Duomo e del sorprendente Battistero Neoniano. Del Duomo noto subito che il campanile è all’esterno e non è affatto in armonia con la Basilica. Infatti, la Basilica originaria è stata abbattuta a causa delle condizioni fatiscenti in cui versava. Al suo posto, nel Settecento, fu realizzata l’odierna costruzione. Il campanile, però, risale al XI secolo. Alto 35 metri, contrasta con lo stile barocco della facciata.

Il Duomo e la torre campanaria

Adesso vorrete sapere come mai, poco fa, ho utilizzato l’aggettivo “sorprendente” per definire il Battistero Neoniano. Se un notevole interesse circola intorno al suo abside rettangolare, all’interno, I mosaici della cupola sono stati realizzati dai più grandi artisti dell’epoca e costituiscono un patrimonio artistico inestimabile!

I mosaici sulla cupola del Battistero Neoniano

Tra i monumenti da visitare a Ravenna c’è, sicuramente, la mia prossima meta, ovvero la Basilica di San Vitale. Come la maggior parte degli edifici sacri ravennati del V-VI secolo, presenta un ricco impianto decorativo musivo. Da vedere sono soprattutto Gerusalemme e Betlemme celesti, Cristo Pantocrator, i sacrifici di Abele e Melchisedec e l’Ospitalità di Isacco ai tre angeli. Resterete a bocca aperta!

Uno degli splendidi mosaici in San Vitale

Con un po’ più di pazienza, perché le dimensioni sono decisamente più ridotte e quindi si entra pochi alla volta e si sosta all’interno giusto il tempo per scattare qualche foto, entro nel famosissimo Mausoleo di Galla Placidia. Gli interni del Mausoleo, sono decorati con preziosi mosaici bizantini, i più belli presenti a Ravenna. Le maestranze che hanno collaborato alla realizzazione dei mosaici sono probabilmente di provenienza mista: la resa delle volumetrie nei corpi è differente per le varie figure umane. L’intero ambiente è dominato dalla cupola centrale, decorata con una croce latina attorniata da una volta di stelle di grandezza decrescente man mano che lo sguardo prosegue verso l’alto. Nelle lunette della cupola sono rappresentati angeli e apostoli con le braccia rivolte verso l’alto. La lunetta sull’ingresso raffigura il Buon Pastore circondato da pecore e immerso in un’atmosfera idilliaca. La lunetta opposta a quella dell’ingresso, per alcuni studiosi rappresenta San Lorenzo, per altri il Cristo. La volta a bolle è decorata con festoni, fiori, frutta e figure geometriche. Insomma un vero e proprio contrasto con l’esterno che, invece, si presenta di estrema semplicità.

Nel Mausoleo di Galla Placidia

A questo punto mi allontano un po’, a qualche chilometro dal centro di Ravenna, nei pressi del luogo sul quale sorgeva l’antico centro abitato di Classe. Qui visito la Basilica che risale al VI secolo e a consacrarla fu Sant’Apollinare, primo vescovo cittadino. L’edificio, modificato più volte nel tempo, si presenta pressoché spoglio di decori. L’unica parte finemente decorata è quella absidale. Un antico altare è collocato sul luogo sul quale è stato martirizzato Sant’Apollinare, oggi Patrono della Città. Da vedere sono soprattutto i mosaici rappresentanti le due città di Gerusalemme e Betlemme, dalle quali escono gli apostoli sotto forma di agnelli. Il catino absidale, invece, è stato decorato attorno agli anni cinquanta del VI secolo. Nella parte superiore è presente un cielo stellato; all’incrocio dei bracci della croce gemmata si può ammirare il volto di Cristo. Al di sopra della croce una mano di Dio esce dalle nuvole. Nella zona più bassa è possibile ammirare un giardino fiorito, al cui centro è presente la figura di Sant’Apollinare in atteggiamento di preghiera. Alla fine, quindi, vale la pena entrare anche in questa Basilica.

Uno dei mosaici di Sant’Apollinare in Classe

Subito dopo tocca alla Basilica di Sant’Apollinare Nuovo. Patrimonio dell’Umanità UNESCO, l’edificio è nato come luogo di culto ariano nel VI secolo, ma venne reintegrato al culto cattolico da Giustiniano e consacrato a San Martino di Tours.

I mosaici a tema ariano sono stati sostituiti e gran parte dei ritratti rappresentanti Teodorico e i suoi seguaci furono rivisitati. L’unica parte immutata è quella con le storie di Cristo e dei Profeti. Le figure rappresentate, però, sono più schiacciate rispetto a quelle presenti nel Mausoleo di Galla Placidia. Non perdetevi neppure questa visita!

Una cosa che noterete all’esterno della Basilica, sarà sicuramente la pendenza della sua torre campanaria. ciò è dovuto al fatto che Ravenna, come Venezia, sta sprofondando, ma per un motivo diverso: lo sfruttamento dei giacimenti di metano nel suo sottosuolo del ravennate.

Parte dei mosaici e dello splendido soffitto di Sant’Apollinare Nuovo
Finisco il mio giro con il Palazzo di Teodorico, nel quale vi sono i resti di alcuni mosaici nel portico e nella saletta al primo piano, e con la Chiesa di San Francesco, la cui cripta ancora oggi è allagata dall’acqua.