Itinerari d’Italia. Alla scoperta di Genova, la città di Cristoforo Colombo, Paganini, De André…

Ebbene sì…Stavolta, voglio dedicare un reportage alla mia, da me molto amata, Città. Un po’ perché già tanti magazine, compreso il New York Times, lo hanno fatto, un po’ perché la partenza per la Colombia che si sta avvicinando, mi ha ricordato che, andando a lavorare, passo accanto alla casa di Colombo (da cui appunto deriva anche il nome Colombia).

La Cattedrale S. Lorenzo

Ma veniamo a noi…Che cosa dovrebbe assolutamente vedere un viaggiatore che arriva a Genova per la prima volta e, magari, non ha tanti giorni per fermarsi?

Iniziamo, ovviamente, dal suo simbolo: la Lanterna!

Prova della vocazione marinara di questa città è il suo faro, chiamato comunemente “la Lanterna”. Alta 77 metri, la storica torre sorge sui resti di una collina di 40 metri per cui si trova a circa 177 metri sul livello del mare. Nata per segnalare alle navi l’ingresso nel porto, ma anche per controllarne il movimento al suo interno, la torre fu costruita nel Trecento sul sito dove già dal 1128 esisteva un faro funzionante con un sistema a legna (i falò). Nel 1326 venne installata la prima lanterna ad olio (d’oliva) e nel 1340 venne dipinto sulla parte inferiore della torre lo stemma comunale. Il suo aspetto attuale è frutto della ricostruzione operata nel Cinquecento e malgrado gli interventi seguiti agli avvenimenti bellici e ai fulmini, la Lanterna si presenta come allora. Annesso alla torre sorge il Museo della Lanterna, un museo multimediale dedicato alla città e al territorio provinciale, raggiungibile con una passeggiata di circa 800 metri che dal Terminal Traghetti costeggia le vecchie mura fino al faro.

La Lanterna, Faro e Simbolo di Genova

Attenzione: informarsi sugli orari di apertura (ultimamente, infatti, La Lanterna e il Museo erano aperti il sabato, la domenica e i giorni festivi dalle ore 14 e 30 alle ore 18 e 30.)

A seguire…il Porto Antico!

Un tempo quest’area era il centro dell’attività mercantile genovese. Dopo la riconversione operata da Renzo Piano in occasione delle Colombiadi (celebrazioni del cinquecentenario della scoperta dell’America) del 1992, la Piazza di Genova sul Mediterraneo è diventata un luogo consacrato al turismo e allo svago. Qui si trovano infatti: l’Acquario, una grande attrazione per i visitatori di tutte le età; la Biosfera, la bolla in acciaio e vetro sull’acqua progettata da Piano che riproduce al suo interno un ambiente tropicale con una vasta varietà di piante tropicali, ma anche farfalle e piccoli animali (iguane, uccelli);Galata, il più grande ed innovativo museo marittimo del Mediterraneo; il Bigo di Renzo Piano, la struttura metallica somigliante ad una gru che si staglia sul mare dotata di ascensore panoramico divenuta uno dei simboli di Genova. La trasformazione di questi luoghi non è avvenuta però solo con la realizzazione di opere moderne ma anche riportando a nuova vita vecchi edifici portuali, tra cui gli antichi Magazzini del Cotone che oggi ospitano strutture culturali e ricreative come la Città dei bambini, il più grande spazio in Italia dedicato a gioco, scienza e tecnologia, per bambini e ragazzi tra i 2 e i 12 anni d’età.

Piazza De Ferrari al mattino presto

Attenzione: le strutture appena citate, cambiano gli orari di apertura a seconda della stagione e di eventuali eventi programmati. anche per queste è meglio informarsi direttamente sul loro sito internet.

Il Centro Storico: i palazzi dei nobili, le botteghe, la Cattedrale, I Musei di “Strada Nuova”…

Il centro storico di Genova è il nucleo della Città Vecchia, un luogo carico di storia e suggestione che, dopo anni di abbandono e degrado, con tanto di proteste da parte dei suoi abitanti che lì erano nati e vissuti da sempre, è stato finalmente restaurato e restituito alla città. Per scoprire il fascino della Genova Antica, bisogna camminare a piedi ed addentrarsi nei “caruggi”, i pittoreschi vicoli di origine medioevale, e nelle caratteristiche “creuze” (stradine strette incassate tra i muri), perdersi tra le belle vie fiancheggiate da nobili palazzi e le piazzette armoniose (Piazza delle Erbe, Piazza San Donato) su cui si affacciano chiese antiche (San Donato, San Matteo). Non è un caso, che una vasta parte del centro storico sia stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Molti sono i siti di interesse storico come il Castrum, ovvero il primo insediamento urbano della città risalente al periodo dei Romani e degli Etruschi, di gran valore il patrimonio architettonico con i famosi Palazzo Spinola e Palazzo Ducale, due magnifici edifici cittadini attraverso cui rivive lo splendore dell’antica repubblica marinara.

Via Garibaldi

Qui troviamo anche la Cattedrale di San Lorenzo, eretta a partire dal IX secolo e rimaneggiata fino al XVI secolo, il che spiega la giustapposizione di diversi stili architettonici tanto all’esterno quanto all’interno. Nel 1118 la chiesa fu consacrata da papa Gelasio II. Si presenta al visitatore con la sua bellissima facciata gotica in stile genovese(XIII secolo) con influenze francesi come dimostrano la disposizione dei portali e il rosone centrale. All’epoca romanica risalgono le fiancate laterali con i due portali mentre la cupola (disegnata da Galeazzo Alessi) ed il campanile sono del XVI secolo. L’interno, diviso in tre navate, racchiude innumerevoli opere scultoree e pittoriche. Lungo la navata sinistra si trova la cappella di San Giovanni Battista dove sono conservate le ossa di San Lorenzo; in fondo alla navata destra si accede invece al Museo del Tesoro della Cattedrale che custodisce capolavori di arte sacra tra cui il Sacro Catino che la leggenda identifica con il Santo Graal, l’Arca delle Ceneri di San Giovanni Battista e altri oggetti legati al culto del patrono della città.

Il Campanile di San Donato tra gli edifici del Centro Storico

Inserita tra i beni del Patrimonio dell’Unesco, la bella Via Garibaldi, la “Strada Nuova” di metà XVI secolo, detta anche la “Via Aurea” per il fasto dei suoi edifici (splendidi i palazzi Cambioso e Carrega-Cataldi) è sede del singolare percorso museale dedicato all’arte antica che collega le tre storiche dimore di proprietà comunale:Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Doria Tursi. Nel primo palazzo, dimora seicentesca dei Brignole – Sale, sono conservati gli arredi storici e le collezioni d’arte che la nobile famiglia raccolse in più di due secoli. Accanto a questi trovate anche i Palazzi dei Rolli che, altro non sono, se non le bellissime residenze della nobiltà genovese le quali, a cavallo tra Cinquecento e Seicento, offrivano ospitalità ai personaggi illustri di passaggio in città. Dal 2006 quarantadue di questi prestigiosi palazzi ”articolati in sequenza atrio – cortile – scalone – giardino e ricchi di decorazioni interne”, sono stati riconosciuti dall’UNESCO “Patrimonio dell’Umanità” come “espressione di una singolare identità sociale ed economica che inaugura l’architettura urbana di età moderna in Europa”. Una passeggiata per le vie Balbi, Garibaldi, Lomellini e San Luca vi porterà alla scoperta di queste dimore storiche e di un passato ricco che ha fatto dell’ospitalità un modello culturale.

Vista sul Centro Storico e Piazza delle Erbe dalla terrazza della mia scuola

Nel Centro Storico troverete anche un negozio museo dedicato a Fabrizio De André, Porta soprana con la casa museo di Colombo e, infine, non mancano, occasioni di svago visto che vi abbondano caratteristiche locande dove è possibile assaggiare i piatti tipici della cucina genovese, bar storici, locali in cui ogni sera si esibiscono band, e botteghe ultracentenarie che conquistano e affascinano con il loro fascino d’altri tempi.

Come al solito, informatevi su  orari, giornate, manifestazioni… e, in particolare per i Rolli, sulle giornate dedicate alle loro visite in quanto gli ingressi saranno gratuiti e, con pochi euro potete ricevere un pass per visitarli con una guida locale (comunque, sulla nostra pagina Facebook, pubblicheremo tempestivamente le date dei “Rolly Days”).

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