Itinerari di Viaggio: nel Sultanto dell’Oman dalle Isole Daymaniyat alle Dune del Wahiba

Un 2018 iniziato e vissuto nel segno dell’Avventura, non potrebbe che finire sotto lo stesso segno! Questa volta, non troppo lontano da casa, trascorreremo alcuni giorni tra Oceano e Deserto, due realtà contrastanti, ma altrettanto affascinanti.

Ecco, in breve, il nostro itinerario:

PRIMO GIORNO: MILANO MXP – MUSCAT (volo diretto)

SECONDO GIORNO: arriveremo a Muscat di prima mattina, e qui ci toccherà la parte dei viaggi che mi piace meno perché, a volte, si perde davvero tanto tempo, ovvero il disbrigo delle formalità doganali. Avremo quindi un trasferimento privato al Wave marina di Muscat e qui ci imbarcheremo sul catamarano Orana. Dopo un briefing tecnico si salperà con rotta Isole Damanyat, un paradiso tropicale con fondali che, mi dicono, siano da far invidia alle Isole Seychelles e non solo. Staremo a vedere…molto da vicino (full immersion).

TERZO E QUARTO GIORNO: poiché il paradiso non può sempre attendere, giornate di competo relax, con lunghi bagni nelle acque tiepide di queste bellissime isole rocciose. Le isole sono nove, tutte rocciose, posizionate est su ovest, e contornate da barriera corallina. Foto under – water assicurate…

QUINTO GIORNO: alla fine si arriva anche a questo triste (ma non troppo visto che la nostra avventura continua) momento, ovvero lo barco al Wave Marina di Muscat dove prenderemo il fuoristrada. Visiteremo la Grande Moschea di Sultan Qaboos e poi subito in partenza per la zona montuosa del paese, attraverso il Wadi Bani Auf, un Wadi incastonato tra alte pareti rocciose e vegetazione spinosa, il verde dei muschi e dei licheni e le acque trasparenti,  in direzione del Jebel Ahdar.  La strada si inerpica su per la montagna tra paesaggi brulli e rocce monumentali. Quando raggiungeremo i 2000 metri, saremo sul bordo di un enorme canyon nel cui interno si intravedono incredibili terrazzamenti ormai abbandonati. Nel pomeriggio scenderemo a valle e faremo una visita al villaggio di Al Hamra che prende il nome dalla terra rossa con cui sono state costruite le vecchie case. Ma non finisce qui. Dovremo ancora proseguire per Misfah al Ibreen, villaggio incastonato nella roccia, che offre anche la possibilità di fare una passeggiata nel palmeto seguendo i falaj, antico sistema di canalizzazione dell’acqua nelle oasi. Tappa finale di oggi sarà poi Nizwa.

SESTO GIORNO: prima tappa, il centro di Nizwa e poi il suo Forte. Siamo nell’antica capitale dell’Oman che si estende nel mezzo di un palmeto che si allunga per 8 km lungo il corso di due wadi naturali. Dedali, porticati, cortili e il souq tradizionale, che ribolle di fermento, voci ed oggetti d’artigianato di ogni tipo, orci giganti, canestri, ceramiche e tappeti… Nel pomeriggio ci inoltreremo tra le sabbie dai colori cangianti del deserto delle Wahiba Sands, dal nome delle genti che abitano da sempre questa zona. Qui e lì accampamenti sparsi di beduini. Notte, attesissima, in campo tendato fisso.

SETTIMO GIORNO: attraversando il deserto del Wahiba da nord a sud, tra dune di sabbia e piccole oasi, arriveremo nella zona di Qihayd, dove il deserto lambisce il mare. Si prosegue in direzione nord fino ad arrivare al villaggio di Al Ashkara. Dopo pranzo seguiremo la strada costiera per giungere a Ras Al Hadd. In serata, se sarà possibile, presso la riserva naturale di Ras Al Jinz o, a seconda della disponibilità, presso la Riserva di Ras Al Hadd, si potranno avvistare le enormi tartarughe marine che sostano periodicamente in questa parte del Mare Arabico.

OTTAVO GIORNO: si parte per Sur! La gente di Sur ha un’antica tradizione marinara, commerciale e artigiana. Lungo le darsene non sarà raro vedere artigiani intenti alla costruzione dei dhow, tipiche imbarcazioni lignee in uso nei mari arabi fin dall’antichità.

Proseguiremo quindi alla volta  di  Muscat, una delle città più antiche del Medio Oriente e oggi la più grande del Sultanato dell’Oman, nonché Capitale. Qui visiteremo: il Palazzo del Sultano (dall’esterno), il lungomare, le mura costruite dai portoghesi, i forti gemelli di Jilani e Mirani (visibili anch’essi solo dall’esterno), il museo etnografico di Bayt Al Zubayre e al il souq di Muttrah: un dedalo di vie coperte di travi di legno dipinte sulle quali si affacciano merci di ogni sorta: tessuti, argenti, incenso.

NONO GIORNO: MUSCAT – MILANO MXP (volo diretto)

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