Il deserto di Atacama, il più arido deserto del Mondo (assieme ad alcune valli in Antartide), incorniciato dall’imponente cordigliera delle Ande ed i suoi vulcani innevati, che sorpassano i 6.000 metri di altezza, è uno dei luoghi più visitati del Cile. Conserva la magia dei suoi antenati con importanti testimonianze della cultura atacamegna, il cui apogeo fu nel secolo XII, prima di essere conquistata dagli inca. Qui troviamo incredibili formazioni geologiche che sfidano il vento e la fauna è scarsa, ma unica. Per il fatto di essere una regione desertica possiede un’oscillazione termica importante. È cosi ci si trovano notti gelide e giorni caldi in estate, più freschi in inverno.
DA NON PERDERE: In pieno deserto si trova San Pedro in Atacama, a 2500 metri circa di altitudine. La cittadina appare all’improvviso, dopo chilometri di rocce, polvere e lunghi rettilinei, con le sue casette bianche addossate, la presenza di qualche albero e anche un po’ di verde. San Pedro è avvolta da un’atmosfera spensierata e multietnica grazie ai visitatori che ne affollano le stradine e i locali. Dominata dal Vulcano Licancabur, che arriva a sfiorare i 6000 metri ed attrae l’attenzione di tutti grazie alla sua forma di cono perfetto, San Pedro presenta alcune “piccole meraviglie”. La Chiesa di San Pedro è una di esse e, quindi, un luogo da non perdere. Dichiarata monumento nazionale cileno, si trova nella bella piazza centrale e si presenta con un cortile cinto da mura bianche intonacate mosse da cuspidi alternate a pilastrini e da un arco d’ingresso corredato da tre grandi merli. Il possente campanile ha una forma particolare e il sobrio interno ospita un bellissimo tetto di legno. C’è poi il Museo Archeologico Gustavo Le Paige, che custodisce circa quattrocentomila reperti, tra cui le mummie del periodo incas o antecedente, perfettamente conservate.
Nelle vicinanze di San Pedro si trovano la Valle di Marte (erroneamente chiamata Valle della Morte) e la più celebre Valle della Luna, da visitare all’alba o al tramonto per le incredibili suggestioni che offre. Entrambe trasportano i visitatori su altri pianeti.
Ovviamente non può assolutamente mancare un’escursione al Salar de Atacama, una vasta distesa di sale cosparsa di piccoli laghi fortemente salati e popolati da 3 diverse specie di fenicotteri che si rispecchiano graziosamente nell’acqua.
Più distanti sono i Geyser di El Tatio, una distesa di geyser nel cuore delle Ande, uno dei campi geotermici più grandi del mondo (oltre 80 geyser attivi). Per i turisti è uno spettacolo da togliere il fiato, ma per alcune popolazioni locali, come gli Aymara, dietro a questi potentissimi getti di vapore si cela in realtà un dolore. Secondo un’antica leggenda, infatti, i geyser di questo altipiano sarebbero gli “occhi” della Terra che, stanca dei continui sconvolgimenti naturali come eruzioni e terremoti, “piange” lacrime bollenti rivolta verso il cielo.
Da vedere sono anche le rovine di Tulor e di Quitor e la Laguna Miscanti.
Nonostante il nostro viaggio abbia toccato anche Santiago, la Patagonia e la Terra del Fuoco Cilene, Valparaiso e la misteriosa, quanto affascinante, Isola di Pasqua, ho scelto di parlarvi di questa parte del Cile, perché unica, incredibile confine naturale con la Bolivia, ed esattamente con la provincia di Potosì.
Il resto, nei prossimi racconti/reportage di viaggio…