Noi due, non più ragazzi, allo Zoo di Berlino!!!

Uno dei più grandi giardini zoologici del mondo, il Zoologischer Garten di Berlino è stato emozionante per milioni di visitatori da quando ha aperto più di 150 anni fa. Quando parliamo dello Zoo di Berlino alcuni, tra cui la sottoscritta (lo avrete già capito dal titolo dell’articolo), ricorderanno il libro e il film di ” Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino”, che tuttavia era ambientato nella  stazione ferroviaria adiacente allo zoo, la Zoologischer Garten per l’appunto.  Dello Zoo vi parlerò più avanti. Ora inziaimo dalla sua città, Berlino appunto…

Berlino è una Capitale europea a suo modo interessante e particolare. Sempre in costruzione e restauro (dal secondo dopoguerra), nonostante la caduta del muro, presenta differenze tra la parte Est e la parte Ovest che saltano agli occhi dei più attenti osservatori. Anche a noi, ovviamente non sono sfuggite e forse è anche un po’ per questo che Berlino è sempre diversa, dinamica e mai noiosa.

In ricordo del Muro che io chiamo “della follia”
La Germania prima della Caduta del Muro

Essendo vicino al nostro Hotel, siamo subito andati a vedere un ex Posto di Blocco, quello degli americani, il Check Point Charlie. Osservando ogni immagine, ricostruzione, targa, ecc…non riuscivo proprio a fare a meno di pensare come, finita da non molto la follia delle Guerre Mondiali, si fosse davvero deciso di erigere un Muro invalicabile, pena l’arresto e, spesso, la morte, senza pensare che, ad un’eventuale sua caduta, le divisioni sociali, economiche e culturali sarebbero state, comunque, difficilmente appianate.

Check Point Charlie

Sempre a Berlino è presente il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa, meglio conosciuto come museo dell’Olocausto o della Shoah, un campo di 2711 stele (chiamate così dall’architetto), monoliti in cemento grigio scuro disposti in file ondulate su 212.000 m². Progettato e inaugurato nel 2005 da Peter Eisenmann, il memoriale si trova in corrispondenza del luogo dove c’era il bunker di Goebbels, il capo della propaganda nazista.

Il labirinto di tombe a memoria degli Ebrei uccisi dal Nazismo

Ma al di là delle follie della storia tedesca che ha lasciato ancor oggi ferite aperte nel Mondo, Berlino ha attrattive davvero accattivanti.

Un esempio, la Porta di Brandeburgo che si trova alla fine di Unter den Linden, il grande “boulevard” di Berlino e si affaccia  sulla Pariser Platz. In origine faceva parte delle mura di cinta di Berlino ed era l’ingresso principale alla città. E l’unica porta che rimane delle antiche mura cittadine. Dopo la guerra e la divisione di Berlino, la Porta di Brandeburgo rimase proprio al confine tra Berlino Est e Berlino Ovest, all’interno del settore russo. Nel 1958 la porta fu restaurata da Berlino Est, mentre Berlino Ovest finanziò la ricostruzione della quadriga. Il giorno della caduta del muro nel 1989, le persone affollarono numerose la riaperta Porta di Brandeburgo per festeggiare la fine delle divisioni.

La Porta di Brandeburgo

Altra attrazione, tra quelle che abbiamo visitato, è Alexanderplatz, dominata da una enorme torre televisiva, costruita quasi interamente in calcestruzzo, un lascito inconfondibile del gusto architettonico predominante della Germania dell’Est.

Durante i 30 anni di esistenza dei Berlino Est, Alexanderplatz e i suoi dintorni dovevano rappresentare le glorie moderne del socialismo.

All’inizio del XIX secolo, l’Alexanderplatz era una delle piazze più frequentate di Berlino.

Oggi potete salire in cima alla Torre, prenotandovi all’ingresso o prenotando un posto sul ristorante più alto della città.

Tranquilli…si sale con l’ascensore!

Non evitate di vedere anche il Duomo! Si trova sempre nel quartiere “Mitte” (“in mezzo”, il centro, cuore storico della Città) come tutto ciò di cui vi ho parlato finora (zoo a parte). Il Duomo di Berlino è una delle icone della città. Costruita in stile rinascimentale italiano, la cattedrale protestante di Berlino venne distrutta durante la seconda guerra mondiale dalle forze inglesi e rimase un rudere fino al 1973, anno nel quale iniziarono i lavori di restauro. Dall’esterno il grande complesso ha sempre avuto una buona estetica, ma dalla fine dei lavori di ristrutturazione l’intero edificio è stato riportato al suo antico splendore.

Il Duomo (la visita è a pagamento, ma ne vale la pena)

Berlino, secondo chi ci abita, è una di quelle città dove si vive molto il proprio quartiere e le sue caratteristiche. Chi ha la fortuna di vivere in questa bellissima metropoli, spesso passa moltissimo tempo senza “uscire” dal proprio kiez. Ma per chi arriva da fuori, tutta la città e i suoi quartieri sono un universo da scoprire.Non c’è solo la Berlino turistica, e non solo il Mitte, ma anche la Berlino alternativa; quella che per esempio ti fa conoscere quartieri come Prenzlauer Berg, così ricco di carattere e di storia, un tempo quartiere operaio, o come Kreuzberg o Neukölln dove gli affitti sono ancora bassi e i creativi si trasferiscono volentieri.

Case del quartiere degli artisti

E poi, finalmente, arriviamo a lui, lo Zoo di Berlino. Venne costruito per volere di Federico Guglielmo IV, re di Prussia, dietro un’idea del grande naturalista, esploratore e botanico tedesco Alexander Von Humboldt e di un esploratore e zoologo Martin Lichtenstein. È situato a sud-ovest del Tiergarten, un grande parco pubblico nel centro di Berlino ed ospita oltre 15.000 animali. Aperto al pubblico il 1° agosto 1844, venne ricostruito dopo i bombardamenti della Seconda Guerra e puntò su principi più moderni, in modo inserire gli animali in un quadro più vicino possibile al loro ambiente naturale.

Presso uno degli ingressi del famoso Giardino Zoologico

Il successo ottenuto negli animali che sono riusciti a riprodursi in cattività, tra cui alcune specie rare, dimostra l’efficacia di questi nuovi metodi. I panda sono gli abitanti più popolari dello Zoo di Berlino, subito dopo ci sono i lupi bianche canadesi. Il rifugio degli uccelli è uno dei più moderni d’Europa, che vanta più di 500 specie, molte delle quali piuttosto rare. Anche gli orsi polari sono diventati molto popolari recentemente quando Knut, un cucciolo di orso polare rifiutato dalla madre, è stato alimentato da uno dei guardiani dello zoo. C’è anche un bell’acquario adiacente allo zoo (è possibile acquistare un biglietto combinato), dove troverete non solo i pesci, ma anche insetti, anfibi e rettili. Per i più piccoli poi c’è lo Zoo dei Bambini, dove si possono accarezzare gli animali, così come il parco giochi in loco, fornendo un sacco di spazio per correre dopo una lunga giornata di visite turistiche.

Lo Stadio dove gioca la squadra dell’Hertha, nel distretto Charlottenburg-Wilmersdorf

Se non ci siete ancora stati, vi consiglio Berlino e tornerò a parlarne in qualche reportage futuro, che dedicherò all’arte grafica che trova davvero esempi notevoli sui resti del suo Muro.

P.S. Non vi consiglio, anzi, nel caso, tenetevi alla larga da tutta la zona dello Stadio Olimpico, di andare a vedere una partita dell’Hertha Berlino, perché gran parte della sua tifoseria è piuttosto violenta e ama lo scontro.

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