Se fossi il Gigante Mordiroccia del”La Storia Infinita” sarei ghiotta di Rocce Pancake…

…Invece sono solo una comune viaggiatrice alla scoperta del Mondo.

Così, lungo la costa occidentale dell’isola meridionale della Nuova Zelanda, percorrendo la statale 6, nei pressi del piccolo insediamento di Punakaiki, ho avuto modo di vedere, all’interno del Paparoa National Park (con i suoi 130.000 ettari di foresta pluviale, montagna e selvagge spiagge), le sorprendenti Pancake Rocks, rocce formate a strati orizzontali, poste l’una sopra l’altra e con delle buche dove il mare cerca di farsi spazio.

Attraverso un processo di stratificazione ed erosione, tecnicamente “stylobedding”, la roccia calcarea della Dolomite Point ha assunto il caratteristico aspetto di un cumulo di spesse frittelle.

Con le giuste condizioni di marea, l’acqua marina, spingendosi nelle caverne sottostanti, fuoriesce dagli sfiatatoi con getti minacciosi.

Non è un caso che i Maori, primi abitanti del luogo, chiamarono il promontorio “antro del diavolo” proprio per il rumore emesso dalle onde del mare nel loro percorso.

Lo stesso esploratore inglese James Cook che, con il brigantino Endeavour , scoprì la Nuova Zelanda nel 1769, circumnavigandola completamente, descrisse come “visione celestiale” questo posto.

E noi non possiamo fare altro se non dargli ragione.

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