Il Fiume Giordano al confine tra Giordania e Israele: ecco come si presenta oggi!

Tra Giordania e Israele esistono tre varchi di frontiera. Noi siamo andati vicino a quello che rappresenta un confine naturale: il Fiume Giordano. La cosa particolare è che dall’altra parte della sponda, quella occidentale, si trova Israele, e pellegrini e fedeli condividono le stesse acque per rinnovare la loro fede con il bagno battesimale. O per lo meno…era ciò che si raccontava lungo la via per raggiungere Betania.  In questo punto il Giordano forma un’ansa, e quella che si pensa fosse la vasca battesimale, prendeva acqua da un ramo laterale del fiume. Il sito battesimale, scoperto solo nel 1996, è una specie di parco archeologico cui si accede attraverso una visita guidata, percorrendo un sentiero a piedi. Questo luogo, aperto ai visitatori da pochi anni, fu nell’antichità costante meta di passaggio per i pellegrini che si recavano dal Monte Nebo a Gerusalemme, sostando sulle rive del Giordano, nei pressi del luogo dei riti battesimali di Giovanni Battista. Il fiume Giordano, che un tempo scorreva in quel punto, ora si trova poco distante.
Non so voi, ma io, a furia di sentir nominare questo fiume, così importante per la Religione Cristiana, oltre che per le regioni che bagna, pensavo mi sarei trovata su una sponda a guardare le impetuose acque scorrere. E invece la mia delusione è stata davvero tanta. Ero davanti ad un fiume acquitrinoso, dalle acque base, calme e torbide. Del resto le acque di questo fiume sacro, sono da sempre oggetto di sfruttamento e contesa tra ben cinque stati, contando anche lo Stato Palestinese. A due passi da me, Israele! Un soldato mi guarda e ci salutiamo. Quasi quasi avrei potuto tendergli un braccio e stringergli la mano, ma ho evitato…Erano tutti giovani, armati e guardinghi.

Nei pressi del fiume troviamo anche i resti di una basilica bizantina con mosaici, riportata alla luce da Padre Michele Piccirillo durante i lunghi anni di studi e di scavi. È stata riportata alla luce, la lunga scala che collegava la basilica con le acque raccolte nella vasca battesimale. 

Poco lontano, dove il fiume disegna quasi un anello, dalla più recente chiesa ortodossa dedicata al Battista si possono scendere alcuni gradini fino ad immergersi con i piedi nelle acque del Giordano.

L’Unesco, nel corso di una cerimonia svoltasi a Parigi nella serata di martedì 2 febbraio 2016, ha ufficialmente dichiarato “patrimonio dell’umanità” il sito del battesimo di Gesù che si trova lungo il fiume Giordano. Alla cerimonia di proclamazione ufficiale ha preso parte anche una delegazione preveniente dal Regno Hascemita di Giordania, comprendente il ministro giordano per il turismo Nayef H Al-Fayez e l’Arcivescovo Maroun Lahham, Vicario Patriarcale per la Giordania del Patriarcato latino di Gerusalemme.

Per fortuna, resta la sacralità di questi luoghi, così, nonostante i cambiamenti del Giordano ( e dell’uomo), ho provato una grande emozione.

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