Ecco perché dormire in una Ger/Yurta è un’esperienza tutta da vivere

Dormire in una Yurta in Kirghizistan o in una Ger (termine mongolo che significa “casa”) nel Deserto del Gobi in Mongolia è un’esperienza davvero unica da fare almeno una volta nella vita.

Vi diamo il nostro particolare benvenuto nel Gobi!

Passare una notte qui significa stare in mezzo alla natura lontano dalle luci della città, dall’elettricità, dall’acqua corrente e molto probabilmente anche dal segnale del cellulare. Si sentiranno i grilli e si godrà della luce delle stelle.  Si assaporerà il ritmo di vita tradizionale e rurale dei pastori nomadi che, una volta arrivata l’estate, si spostano dalle loro case in piccoli o grandi centri, per accamparsi nei verdi ed estesi pascoli, dove i loro animali possono brucare liberamente.

Nella Ger di una famiglia di allevatori di cammelli battriani

Sono quindi tende da viaggio portatili, robuste e rotonde coperte di feltro, ed una famiglia nomade può allestirla nel giro di 4-5 ore.
Le pareti sono fatte di tralicci di legno ed il tetto di pali ricurvi, con un pezzo di legno circolare in alto al centro, che è l’apertura  e serve per far uscire il fumo ed entrare la luce del sole.

Per chi è in esplorazione nelle catene montuose meno visitate è facile essere fermato dai proprietari di qualche yurta per un chai (te), un po’ di pane o anche essere invitato a dormire, mentre nei luoghi più frequentati dai turisti le famiglie si sono organizzate ed hanno iniziato ad accogliere i visitatori in modo ufficiale.

Una famiglia presso il lago Son-Kul in Kirghizistan

Noi ci siamo emozionati sotto l’immensa volta celeste, ci siamo commossi per l’accoglienza di chi ci ha ospitato, ci siamo stupiti della bellezza che sta nella semplicità dell’arredamento interno, qualità che rispecchiano perfettamente le famiglie che vi abitano; infine ci siamo divertiti ad assistere ad un trasloco, per la velocità e la facilità con cui la tenda è stata smontata e caricata su piccolo mezzo.  Tanti piccoli, piacevoli ed indimenticabili momenti che ci hanno fatto sentire parte integrante dei luoghi visitati.

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