Deserti…ma non proprio

Mi è capitato spesso di dover attraversare i deserti. Tuttavia, se per deserto si intende un luogo inospitale e senza vita, allora devo affermare di non averne mai visto uno.
I deserti da noi visitati, infatti, presentavano sempre e comunque forme di vita, fino a veri e propri insediamenti umani. Dal Deserto Egiziano, a quello Libico e Tunisino, fino al Deserto Marocchino con le Dune di Merzouga, ai più lontani Deserti del Sudafrica, della Namibia, della Bolivia, dell’Atacama in Cile, del Gobi in Mongolia, fino al lontanissimo Out-back Australiano, abbiamo trovato vita e persino ospitalità. I Tuareg, per esempio, il cui nome deriva dall’arabo (“gli abbandonati”), fanno parte del vasto e numeroso gruppo etnico dei Berberi (circa 14 milioni di persone) sparso su un vasto territorio che va dal Sahara Occidentale alla Libia. Essi preferiscono chiamarsi Imazighen, che nella loro lingua vuol dire “uomini liberi”; infatti, non a caso, sono l’unico gruppo umano di lingua berbera intenzionato a mantenersi autonomo rispetto ai paesi in cui vivono ( Libia, Algeria, Mali, Niger).

Tutti in cammello tra le Alte Dune di Merzouga
Tutti in cammello tra le Alte Dune di Merzouga

Ma perché scegliere di visitare il deserto? Che cosa lo rende così affascinante?
Innanzitutto la sua conformazione. Ogni Deserto è diverso: esistono deserti di sabbia, di rocce, di sale… E poi ci sono colorazioni diverse a seconda dei minerali che compongono la sabbia e le rocce.
Pertanto, ci sono deserti, come quello del Namib o dell’Out – back, di colore rosso/arancione per via dell’alta quantità di ferro presente.

Le dune di Sossusvlei, le più alte del mondo, il cuore del Namib Naukluft Park
Le dune di Sossusvlei, le più alte del mondo, il cuore del Namib Naukluft Park

Altro punto di forza dei deserti sono, senza dubbio, le Dune: più sono alte, colorate o spiccano tra il verde dell’erba e l’azzurro del cielo come, ad esempio, quelle di Khongoryn Els, nel Gobi Meridionale, più ci sorprendono, lasciandoci a bocca aperta. In particolare quelle del Gobi, hanno un’altezza di circa 300 metri, un’ampiezza di 12 km e una lunghezza di circa 100 km sono anche conosciute come le “dune urlanti” perché al soffiare del vento questo, alzando la sabbia, produce un suono simile ad un canto. Un vero spettacolo naturale.

Le spettacolari dune di Khongoryn Els in Mongolia
Le spettacolari dune di Khongoryn Els in Mongolia

Anche i deserti formati da rocce, da sale o misti ci piacciono! Qualcuno lo avete già conosciuto nei miei articoli precedenti quali il Salar di Uyuni in Bolivia, la Valle della Luna e quella di Marte in Atacama, ecc…, altri li conoscerete in nuovi futuri articoli.
Nel frattempo vi lascio, spero con la voglia e la curiosità di conoscere, scoprire e visitare qualche deserto. Vi posso assicurare che, per quanto possano essere luoghi aridi, non lo sono affatto dal punto di vista delle emozioni che proverete!

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