Due giorni a Pistoia e dintorni

Durante un weekend autunnale siamo stati a Pistoia. Devo dire che, pur essendo poco inserita nei circuiti turistici classici e poco proposta a chi va a visitare la Toscana per la prima volta, ce ne sono di cose da vedere!

Per noi che siamo veterani e vicini della Toscana, è stata una piacevole sorpresa!

Il passato di questa città  di origine romana risulta subito evidente quando, visitandola, ci si addentra in un inaspettato percorso ricco di chiese, chiostri, palazzi e tesori artistici non solo del passato ma anche di un tempo più recente. Tra vicoli medievali e piazzette irregolari, prestigiosi palazzi e piccole case-torri, emerge una città sorprendente, dal fascino discreto, perfetta per chi ama un turismo lento e di qualità.

Pistoia – Il Battistero

Facile da raggiungere sia in auto che in treno, il centro storico di Pistoia è, a nostro avviso,  perfetto per trascorre una bellissima  giornata.

Pistoia è una città piacevole da vivere e scoprire a poco a poco, senza programmi serrati, tuttavia ci sono delle “fermate” assolutamente imprescindibili.

Il nostro percorso, comunque, era iniziato dal vero e proprio cuore del centro storico della città, ovvero Piazza del Duomo.  Qui, a pochi metri dalla Cattedrale, si trova l’ufficio turistico (APT) dove potete chiedere eventuali informazioni utili per visitare la città.

Noi siamo entrati nella Cattedrale di San Zeno,che ospita un meraviglioso altare in oro a cui collaborò anche Filippo Brunelleschi, e nel Battistero, nel quale vi è uno splendido fonte battesimale realizzato da Lanfranco di Como e posizionato al centro dell’ottagono.

Pistoia – L’Ospedale del Ceppo

Lasciata, temporaneamente, Piazza del Duomo  ci siamo diretti verso l’antico Ospedale del Ceppo, in piazza Giovanni XXIII, raggiungibile facilmente a piedi con una passeggiata di 10-15 minuti. Fondato nel XIII secolo, l’Ospedale del Ceppo ebbe tra l’altro un ruolo fondamentale nel 1349 quando la città fu colpita da un’epidemia di peste nera. Non è visitabile ed è stato dismesso nel luglio del 2013, ma, all’interno vi è la biglietteria per visitare una parte di sotterranei (“Pistoia sotterranea”).

Per il resto della giornata,  vi suggeriamo una visita delle vie ed angoli caratteristici di Pistoia:la piazzetta Sala, ad esempio, è una delle più antiche della città e il suo nome deriva dal periodo longobardo nel quale si indicava il palazzo dell’amministrazione pubblica. In età comunale la Sala divenne il luogo degli scambi e del commercio, funzione che ancora oggi conserva. Il ricordo degli antichi mestieri sopravvive ancora oggi nei nomi delle strade del centro storico di Pistoia e nelle vicine piazze: via del Cacio, via dei Fabbri, degli Orafi, del Lastrone, che prende il nome dalla grande pietra su cui veniva venduto il pesce, o ancora per esempio piazza degli Ortaggi.

Altro consiglio, quando vedete una Chiesa aperta, entratevi: è arte pura!

Il mattino seguente, prima di lasciare Pistoia e dirigerci ad Altopascio, abbiamo visitato le mura medievali della città e visto ancora qualche Chiesa.

Giunti ad Altopascio verso l’ora di pranzo, abbiamo raggiunto un forno per comprare il famoso pane.

Altopascio – Chiesa di San Jacopo Maggiore

La cittadina di Altopascio è da sempre considerata la “città del pane”, questo perché è di natura una città “ospitale”. Da qui, infatti, passavano e passano ancora oggi i pellegrini in viaggio lungo la Via Francigena. Per questo, intorno all’anno mille, una confraternita di dottori chiamata Cavalieri del Tau costruirono uno “spedale”per ristorare i viandanti stremati dai lunghi viaggi. Le modalità di assistenza furono regolate nel 1232 da vere e proprie norme tra cui il pane che era un diritto avere per tutti coloro che arrivassero ad Altopascio. Da allora, la tradizione del pane è rimasta sempre molto viva.

Dopo averlo portato in auto, abbiamo visitato da Chiesa di San Jacopo e il centro storico, poi affamati ed ispirati dalla location, abbiamo pranzato presso l’osteria “la Dispensa”, scelta davvero azzeccata!

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