Capo Nord…non solo un punto sulle mappe!

Il primo turista a recarsi a Capo Nord  fu un Italiano, Francesco Negri, nel 1664. Poi, finalmente, toccò anche a me. Era da tanto, infatti, che volevo raggiungere il punto più a Nord dell’Europa, dove finisce la rete stradale e dove la costa si tuffa in mare tra realtà e suggestioni.

Pensare di farlo in inverno potrebbe a molti sembrare una follia, ma, vi assicuro, che non è affatto così.

Con il Postale, siamo sbarcati a Honningsvag a mezzogiorno e da qui, seguendo a poca distanza uno spazzaneve, siamo arrivati fino alla meta.

Durante il percorso, Skarsvåg, villaggio di pescatori, il più a Nord del Mondo, un accampamento dei Sami abitato da una famiglia dalla primavera all’autunno, bellissime baie innevate, casette tipiche.

Approfittando del fatto che la maggior parte delle persone arriviate fin qui si sono fiondate nel centro visitatori, ci siamo diretti subito al Globo più famoso del Mondo.

Sotto il Globo!

Guardandoci intorno, ma, soprattutto, guardando di sotto, ci siamo accorti di quanto sia spettacolare l’Altopiano. Con un’altitudine di 307 metri, Capo Nord, si trova a picco sul Mare Glaciale Artico, ad una latitudine di 71° 10′ e 21” N.

La luce crepuscolare, poi, ha fatto il resto: bellezza mozzafiato e magia pura della Natura.

Dopo aver fatto lo scatto di rito dal Globo ed aver contemplato il paesaggio, siamo entrati nel North Cape Hall, un accogliente e moderno centro visitatori, dove abbiamo visitato le Caves of Light, in cui vivere un’esperienza virtuale rigenerante tra le luci, suoni e musica nell’Artico, la Cappella di S. Giovanni, il Museo ed abbiamo, alla fine, assistito alla proiezione di un breve filmato sulla regione del Finnmark o Lapponia norvegese, durante le quattro stagioni.

Purtroppo il rientro è, per tutti (auto salite alle 11.00 e bus saliti alle 12,00), alle 13.45, quantomeno in inverno, a meno che  non  ci si fermi a dormire lì. Sugli orari e le regole da seguire per andare e tornare in questo luogo estremo, non si sgarra: per questioni di sicurezza, anche la rigidità è estrema. Per questo, è importante documentarsi via Internet o tramite altre testimonianze o in altri modi circa gli itinerari da percorrere e le cose da fare per giungere a Capo Nord.

Arrivare fin qui, ne vale davvero la pena!